Forse tutti non sanno che nel novembre 2010, la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, premiando quelle che erano abitudini culturali, sociali e alimentari dei popoli che vivevano nel bacino del Mediterraneo.
Recensione del libro: Svezzamento Veg – Alimentazione complementare tradizionale e autosvezzamento
In cosa consiste effettivamente la dieta mediterranea?
La dieta mediterranea è un regime alimentare che deve la sua efficacia alla prevalenza di alimenti di origine vegetale su quelli di tipo animale e allo scarso impiego della carne (soprattutto rossa e grassa) a vantaggio del pesce povero e delle carni bianche magre. Si anche a latticini e uova, ma il tutto con moderazione.
Nutrire la salute con la dieta mediterranea del dott. Bolognino
Se questa dieta fino agli anni ’50 era consumata dalla maggior parte degli abitanti dello stivale, prediligendo i prodotti di stagione e locali, ad oggi sembra difficile poter parlare di una buona Dieta mediterranea se pensiamo agli aumenti di produzione dei prodotti a discapito dei prodotti stessi, dell’ambiente e della nostra salute.
Di questo problema ne ha parlato il dottor Rolando Alessio Bolognino, biologo nutrizionista e dietista, nel suo libro “Nutrire la salute con la dieta mediterranea” edito da EPC Editore, spiegando come sia possibile usufruire dei benefici della dieta mediterranea, facendo un acquisto critico dei prodotti di cui ci nutriamo.
Parlando delle caratteristiche dei prodotti che decidiamo di acquistare, il dottor Bolognino ha messo l’accento sulla necessità di essere informati sulle dinamiche di produzione e conservazione dei prodotti che decidiamo di consumare. Dalle pagine del libro emerge come l’industria dell’alimentazione stia spingendo a una produzione esagerata, dove gli allevamenti e le coltivazioni intensive ne fanno da padrone. A pagare le conseguenze di tutto questo, oltre alla nostra salute, è inevitabilmente l’ambiente e tutti i suoi abitanti.
E allora risulterà urgente ragionare sul fatto che ciò che mettiamo sulle nostre tavole può influire sul mercato e quindi sulla produzione, dandoci una responsabilità che è importante accogliere.
Dalla lettura emerge, infatti, che la produzione intensiva di carne è complice della deforestazione (35 mq per Kg di carne), consumi di cibo (15 kg cereali per 1Kg di carne), acqua (500 litri per 1Kg carne) e di emissioni di anidride carbonica (36 Kg per 1 Kg di carne). Se parliamo invece di pesce, il suo consumo, che è aumentato vorticosamente negli ultimi dieci anni, ci ha portato alla necessità di allevarlo perché il pescato non soddisfa più le richieste. E allora, cosa comporta acquistare un pesce allevato? Che sostanze chimiche cono utilizzate? Il dottor Bolognino ci spiega che i pesci d’allevamento contengono enormi quantità di additivi chimici, di ormoni e di farmaci. I farmaci, proseguendo la lettura, si trovano anche nel latte vaccino, assieme a erbicidi, pus e virus.
Cosa mangiare allora? Questo libro, ben scritto ed esaustivo, ci viene in soccorso facendoci ragionare sul fatto che un acquisto consapevole, moderato, locale e di stagione è una delle soluzioni per nutrirsi in salute, rispettando la Terra che ci ospita.
Libri in tasca di EPC Editore
EPC editore ha altri libri davvero interessanti, ecco i titoli delle ultime pubblicazioni per la collana Libri in tasca:
- Nutrire la salute con la dieta mediterranea
- Saper conservare i cibi a casa – Come districarsi tra pentole ed attrezzature in cucina, non dimenticando la salubrità degli alimenti
- Saper scegliere gli alimenti – Leggere le etichette per fare la spesa ed andare a cena fuori con qualche certezza in più