Marta è una educatrice dell’infanzia, ed oltre ad essere mamma di una splendida bimba é anche la creatrice di Le Bambole di Marta. Oggi però non é qui a raccontarci una delle bellissime storie che accompagnano ogni sua bambola, ma bensì ci spiega in questo breve ma interessante articolo alcuni accorgimenti da prendere che possono aiutarci a prevenire possibili violenze da parte di pedofili.
Pedofilia e prevenzione
Nel 2010 ho conosciuto un uomo profondamente attratto sessualmente dai bambini.
L’ho conosciuto in occasione di alcuni incontri su questo argomento tenuti da una psicologa.
Quest’uomo non aveva mai neanche toccato un bambino, aveva riconosciuto di avere un problema ed aveva chiesto aiuto, mettendo la sua testa a disposizione di studi, ricerche, scegliendo di vivere una vita isolata e prendendo medicine che inibissero impulsi sessuali e loro risposte fisiche.
Da lì ho iniziato un percorso, che perdura tuttora, di studio, informazione ai genitori, sull’argomento “Prevenzione pedofilia”.
Prevenire le aggressioni sessuali a danni di minori è molto difficile, la maggior parte delle violenze avviene in famiglia o comunque da parte di persone di una cerchia intima del bambino.
Ci sono comunque dei comportamenti che sembra possano aiutare.
Vediamoli insieme.
Vagina e pene – evita nomignoli
Insegnare ai bambini a chiamare con il loro nome scientifico (vagina/vulva-pene) gli organi sessuali. Investire di tenerezza attraverso l’uso di parole come topina, patatina, fiorellino, pipino etc i propri organi può eccitare un pedofilo. E’ stato osservato che un pedofilo non chiama quasi mai pene e vagina in un modo così freddo e distaccato, come fossero nulla più che un braccio.
Il tuo corpo è solo tuo
Insegnare ai bambini che rispettiamo i limiti posti da loro stessi sul loro corpo. Se un bambino ci chiede di smettere di fargli il solletico, dicendo “No, no”, noi dobbiamo smettere. Alcuni genitori fanno il solletico ai bambini fino a che questi fanno la pipì addosso nonostante questi chiedano insistentemente di smettere, solo perché sono i genitori stessi a trovare la situazione divertente poiché i bambini ridono. Sfugge però il senso del rispetto del bambino in una richiesta a proposito del proprio corpo.
Autostima
Cercare di lavorare sull’autostima del bambino, sulla sua self confidence. Si è visto che purtroppo sono spesso bambini e ragazzini con poca autostima le vittime designate.
Sport e sicurezza
Si suggeriscono sport come il Judo. Non tanto per una questione di difesa personale quanto per uno stile di vita “pro sicurezza” che infondono. Come dire, se devo scegliere il lato della strada su cui camminare, scelgo quello col lampione.
Vigilare sempre
Banale a dirsi ma non così scontato, vale sempre la pena non distrarsi quando siamo in luoghi pubblici coi nostri bambini ed insegnare loro fin da piccoli cosa fare se si perdono (Ad esempio recarsi in un negozio dietro il bancone e chiedere di essere aiutati).
Niente magliette con il nome
Un altro consiglio banale, è quello di non far indossare ai bambini indumenti che rechino il loro nome. Tipo le classiche magliette da “calciatore” o i braccialetti in spiaggia. Essere avvicinati da un estraneo che conosce il proprio nome può infondere un finto senso di sicurezza.
Trucco e smalto
Evitare di lasciar uscire bambini e bambine truccati e con smalto sulle unghie.
Ruoli da cattivi
Allo stesso modo non investire del ruolo di “cattivi” su figure come carabinieri e poliziotti (adesso arriva il carabiniere e ti porta via perché sei monello, quante volte l’ho sentito!). Se un bambino fosse in difficoltà e venisse cercato da queste figure potrebbe nascondersi o scappare invece di chiedere aiuto.
Niente ricatti emotivi
Evitare i ricatti emotivi riguardo ai gesti di affetto e l’induzione del senso di colpa (es. La nonna si sente triste se non le dai un bacio). Riguardo questo tema ti invito anche a leggere questo nostro articolo sulla disciplina dolce e l’importanza di evitare ogni tipo di violenza (emotiva / fisica) sui bambini.
Esplorare il proprio corpo
Non inibire masturbazione o esplorazione corporea nei bambini ma insegnare pulizia e senso del pudore. Ad esempio spiegare che sono cose che si fanno solo con mani pulite e in bagno o in cameretta. Applicare un senso di sporco e vergogna all’argomento o mostrare che non vogliamo parlarne può indurre i bambini a chiudersi.
Ovviamente vale poi il plus di una genitorialità presente ed in ascolto e osservazione del bambino.
Il discorso è molto più ampio e vasto di così, e mi sento anche piuttosto riduttiva a postare queste righe, ma spesso mi viene chiesto perché do alcuni suggerimenti e mi piacerebbe potessero essere utili.
Non ha senso vivere una vita con l’angoscia o in attuazione di comportamenti finalizzati a prevenire qualcosa che magari non accadrà mai o che accadrà comunque ma vale la pena rifletterci ed è quello che io con tanti altri professionisti cerchiamo di fare da anni.