Home Chiedilo alla Psicologa Babbo Natale esiste? Se ci credi…esiste!

Babbo Natale esiste? Se ci credi…esiste!

by DiventareMamma

La notte del 24 Dicembre accade qualcosa di magico: un uomo con la barba bianca e con delle renne vola nel cielo con la sua slitta, e consegna ai bambini di tutto il mondo milioni di regali. Fa parte sia della nostra cultura ma anche di altre, e da bambini quasi tutti abbiamo creduto nella sua esistenza. Arriva però un momento in cui alcuni genitori fanno i conti con la fatidica domanda: Mamma…Papà, ma Babbo Natale esiste davvero?

I primi dubbi

Spesso l’età in cui potrebbero sorgere dei dubbi è tra i 5 e i 7 anni, ovvero quando il bambino ha più possibilità di relazionarsi con altri suoi coetanei. Fino ai 5 anni di solito i bambini credono incondizionatamente a Babbo Natale, a 7 anni sono in molti a dubitarne e iniziano a porsi dei punti interrogativi, mentre a 9 anni sono in tanti a non crederci più.
Prima della soglia dei cinque anni l’esistenza di Babbo Natale non viene messa in discussione non perché il bambino non abbia gli strumenti adatti, ma perché il suo pensiero razionale ancora non si è sviluppato e il modo di vedere la realtà è condizionato da quello che lo studioso Piaget definisce “pensiero magico“, che gli permette di spiegare, e quindi di accettare tranquillamente, fatti che difficilmente sono comprensibili per lui, come può essere, ad esempio, la figura di Babbo Natale.
Secondo lo psicologo svizzero, esso rappresenta una forma arcaica di pensiero presente appunto nelle prime fasi dello sviluppo psichico. Il pensiero magico è un processo cognitivo che permette ai bambini di trasformare la realtà e di nominarla in un altro modo. Potrebbe quindi essere definito un tipo di ragionamento positivo, che stimola la creatività e insegna a prendere in considerazioni opzioni non scontate per spiegare degli avvenimenti o risolvere problemi. Per questo motivo non va demonizzato ma anzi andrebbe assecondato.

La verità

Intorno agli 8 anni, tuttavia, arriva il momento in cui i bambini cominciano ad assimilare gli indizi che arrivano dall’esterno e che lasciano intuire che Babbo Natale probabilmente non esiste. Spesso i primi dubbi sorgono ascoltando i loro compagni di classe, altre volte accade che i bambini scoprano i regali nascosti in casa o vedano i genitori disporre i pacchi sotto l’albero. Ma cosa succede quando i bambini scoprono che Babbo Natale esiste solo nella loro fantasia? In realtà, le ricerche in merito mostrano che raramente i bambini appaiono “con il cuore spezzato” mentre paradossalmente sono i genitori a sentirsi malinconici.

Gli studi

Alcuni ricercatori hanno intervistato i bambini che avevano smesso di credere a Babbo Natale (la maggior parte attorno ai 6-7 anni): questi hanno riportato una situazione di globale tranquillità. Molti di loro avevano già intuito qualcosa da qualche tempo, e ne avevano semplicemente avuto la certezza.
Era il genitore, non il figlio, che riportava tristezza (Anderson and Prentice, 1994; Cyr, 2002). Secondo gli studi scientifici, solo una percentuale bassissima di bambini sono rimasti un pò infastiditi dal fatto che i genitori avessero loro raccontato una bugia. Nel suo studio, Condry ha intervistato centinaia di bambini e nessuno di loro riportava rabbia nei confronti dei genitori dopo aver scoperto la verità (Condry, 1987).
Tale reazione può essere ricondotta al fatto che i bambini riescono a realizzare che questa menzogna fa parte della categoria di quelle che vengono definite “bugie bianche”. Infatti, la letteratura scientifica suggerisce che già all’età di 3 anni i bambini capiscono la differenza tra le “bugie buone” e le “bugie cattive“.

La scoperta

La domanda se Babbo Natale esiste davvero, quindi, fino a circa 8 anni potrebbe semplicemente rappresentare una richiesta di rassicurazione, di conferma. Se fosse così è importante assecondare la sua necessità senza accelerare i tempi di una scoperta che avverrà in maniera naturale entro poco tempo. A mio avviso, è opportuno lasciare che i bambini scoprano da soli e senza fretta la verità. Di solito la scoperta avviene attorno ai 6-7 anni. Se, attorno a questa età, i bambini cominciano a farvi domande, molto probabilmente hanno già grossi dubbi. In questi casi, confermate pure le loro intuizioni. Naturalmente, cosa rispondere dipende anche dall’età del bambino, ma in ogni caso il genitore può osservarlo e chiedere cosa ne pensa e il livello di conoscenza che ha dell’argomento, e in base alla risposta capire se si vuole confrontare con la realtà o rimanere con questa idea fantastica. Intorno ai 4-5 anni, si potrebbe rispondere che ognuno ha il diritto di credere in ciò che vuole. In ogni caso è necessario accogliere l’emozione che prova il bambino, che non vanno mai represse ma elaborate. Può capitare infatti che, scoprendo la verità, i bambini si sentano arrabbiati, delusi o tristi.

Riportare la propria esperienza

Una cosa che il genitore può fare è quella, per esempio, di raccontare come ha smesso di credere a sua volta a Babbo Natale e cosa ha provato, e condividere l’esperienza emotiva. Potrebbe essere utile cercare di mantenere le tradizioni legate al Natale, i rituali ad esso associati. Capiranno che la magia del Natale è nel significato di questa festa. Diventa allora importante focalizzare l’attenzione non tanto sul personaggio, ma nella metafora: Babbo Natale rappresenta le persone che decidono dei fare dei doni per rendere felici gli altri, la bontà che si sente nel donarsi agli altri e nelle sensazioni di gioia che creiamo negli altri. E’ lo spirito del Natale che vive in noi, nei genitori, nei bambini che rende questo giorno speciale.

E voi? Vi ricordate quando avete smesso di credere a Babbo Natale?
Vi confesso una cosa… Io ci credo ancora!

Dott.ssa Maria Pia Chirizzi
Psicologa/Psicoterapeuta sistemico relazionale

chirizzimariapia@libero.it

Una bella storia presa dal web

Un ottimo modo per rivelare ai bambini la verità arriva direttamente dal web dove circola una dolcissima conversazione tra un papà e un bambino ancora ignaro della verità, ve la riportiamo qui di seguito:

Figlio: Papà, ormai sono grande abbastanza. Esiste davvero Babbo Natale?
Papà: Va bene, credo che tu sia diventato grande. Ma prima che ti dica tutto, devo farti una domanda. Ti devo dire che conoscere la verità è un dono pericoloso. Una volta che sei a conoscenza di qualcosa, non puoi più tornare indietro. Una volta che saprai la verità su Babbo Natale, non lo capirai e non lo penserai più come prima. Quindi la mia domanda è: sei sicuro di volerlo sapere?….. Pausa
Figlio: Si lo voglio sapere
Papà: Ok te lo dico: Si Babbo Natale esiste
Figlio: Veramente???
Papà: Si veramente, ma non è un anziano signore con la barba lunga, bianca, ed un vestito rosso. Questo è quello che si racconta ai bambini. Sai i bambini sono troppo piccoli per conoscere la vera essenza di Babbo Natale, così glielo spieghiamo nel solo modo in cui possono capirlo. La verità su Babbo Natale è che non è per niente una persona, è un’idea. Pensa a tutti i regali che Babbo Natale ti ha portato in questi anni, molti li ho comprati io, ti ho guardato mentre li aprivi…. E mi è importato che tu non mi ringraziassi? Di sicuro no! Ero felicissimo. Infatti Babbo Natale è l’idea di DARE PER IL GUSTO DI DARE, senza aspettarsi riconoscimenti o ringraziamenti. Quando la settimana scorsa vidi una signora stare male in metropolitana, ho chiamato l’ambulanza, e penso che lei non saprà mai che sono stato io. Ecco, io per lei sono stato Babbo Natale in quel momento.
Figlio: Oh…
Papà: Ecco, ora che lo sai, fai parte della verità. Ora anche tu devi essere Babbo Natale. Vuol dire che non dovrai mai dire ai bambini la verità, ma devi aiutarci a scegliere i regali per loro, ma soprattutto devi cercare le occasioni per aiutare le persone.”

Dott.ssa Maria Pia Chirizzi
Psicologa/Psicoterapeuta sistemico relazionale

chirizzimariapia@libero.it

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