La manipolazione di paste modellabili è un’attività ludica molto apprezzata dai bambini, riproposta in ambienti scolastici fin dai primi anni del nido, interessante e divertente anche per i più grandi, che da una semplice pasta di sale arrivano poi a colorati slimes, plastiline e variopinti didò.
Quella che può sembrare una semplice attività di gioco in realtà è un momento fondamentale dello sviluppo psicomotorio dei nostri bambini e, in particolare, è un’attività che può rappresentare anche una tappa importante nella stimolazione verbale, gettando le basi a quelle prassie che contribuiranno allo sviluppo linguistico dei nostri figli. La dottoressa Chiara Bonura Terapista della Neuro e Piscomotricità, specializzata in Analisi del Comportamento Applicata, ci aiuta oggi a scoprire perché il gioco con le paste modellabili è così importante per la crescita dei nostri figli!
L’apprendimento attraverso la manipolazione
La manipolazione di paste modellabili è un’attività che attinge a diversi tipi di informazioni: visiva, tattile, propriocettiva, lessica-sematica. Il tatto aiuta a sviluppare la manualità e ad affinare la motricità fine, la coordinazione oculo-manuale, la conoscenza della realtà concreta e le sue possibili trasformazioni attraverso l’esplorazione sensoriale. Una delle prime esperienze prassiche del bambino è sicuramente la manipolazione, in primis fra tutti è la manipolazione afinalistica, cioè involontaria senza una precisa finalità, di oggetti o parti del corpo, già nei primi giorni di vita: si presenta il Grasping Reflex (riflesso di prensione della mano) tuttavia, nel momento in cui scompare, ci sarà la spinta motivazionale che porterà il bambino a compiere le prime esperienze con l’oggetto e sull’oggetto. La motivazione è la prima modalità di apprendimento seguita dall’imitazione, che contribuirà alla formazione di rappresentazioni mentali. La manipolazione è parte integrante dello sviluppo delle prassie costruttive e bimanuali, cioè la capacità di costruzione e composizione svolta con l’ausilio di entrambe le mani.
Cosa sono le prassie
“Le prassie sono la capacità di compiere correttamente gesti coordinati e diretti a un determinato fine senza pensarlo e monitorarlo continuamente, quindi senza controllo cognitivo”.
Al fine di poter parlare di prassie è importante capire di cosa si tratta in quanto si confondono spesso le prassie con l’azione ma le prassie non sono un semplice movimento: sono sistemi coordinati di movimenti in funzione di un’intenzione e di un risultato. Nei primi anni di vita i bambini, durante l’interazione con il loro ambiente, applicano i loro personali e limitati strumenti sugli oggetti e sulle situazioni che hanno di fronte.
Lo sviluppo psicomotorio del bambino
Tutti i bambini partono da un repertorio motorio ridotto ma nonostante ciò imparano in poco tempo ad ampliare i propri schemi motori, costruendo progetti motori sempre più complessi e integrando anche vari schemi d’azione, ad esempio: cammino e porto un oggetto a mamma. Lo sviluppo psicomotorio del bambino è come una piramide partendo dal movimento prima afinalistico e successivamente sempre più strutturato e con uno scopo, contribuisce nel determinare la formazione semantica sia all’oggetto ma soprattutto all’azione che con esso si svolge, per cui quella che sembra una semplice e banale attività come la manipolazione di paste modellabili o mettere i cubetti uno sopra l’altro, spostare una macchina, lanciare una pallina o sporcarsi le mani con del cibo, contribuiscono allo sviluppo linguistico dei bambini.
Perché fare le paste modellabili in casa
Molte lettrici ci chiedono se è possibile fare in casa le paste modellabili : la risposta è assolutamente sì! Non avranno certamente la consistenza perfetta di quelle che si trovano in commercio e la gamma infinita di colorazioni ma di sicuro sono più “genuine” e altrettanto divertenti da fare insieme ai nostri bambini! Nei prossimi appuntamenti realizzeremo insieme diversi tipi di paste modellabili, con ricette semplici per impasti edibili, atossici e di facile realizzazione! Sbirceremo nel ricettario creativo della maestra Liana Orati, educatrice di asilo nido e mamma creativa di due bellissimi bambini di sei e nove anni.