L’emangioma infantile è un tumore benigno che colpisce molti bambini sin dalla tenera età. Si tratta di una patologia di tipo vascolare, caratterizzata dalla proliferazione in eccesso delle cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni del corpo. È identificabile come una lesione molto comune. Si conta infatti, che quasi il 10% della popolazione ne ha sofferto in passato o ne soffre sin dalle prime settimane di vita.
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Gli emangiomi infantili non nascono in una posizione specifica, ma spesso vengono localizzati in particolari parti del corpo come viso, testa, collo, palpebre superiori o labbra. Vi è la possibilità che la lesione colpisca anche gli organi interni.
Questa patologia ha un percorso che si compone di tre fasi: nascita, crescita e involuzione. Non si tratta di una lesione cronica bensì transitoria.
La sua scomparsa nel tempo, non porta ad alcun tipo di complicazione. Quando l’emangioma colpisce la pelle, la sua rimessione è naturale e ha solo bisogno di tempo per il riassorbimento.
Se l’emangioma invece si manifesta in un organo interno, benché sia più difficile da diagnosticare, è necessario prestare maggiore attenzione. La lesione infatti, può interferire con il normale funzionamento degli organi interessati, portando a complicazioni risolvibili con l’intervento della chirurgia o più semplicemente seguendo una terapia utile alla normale regressione del tumore benigno.
La diagnosi dell’emangioma infantile
Per rilevare la presenza degli emangiomi infantili è necessario effettuare prima di tutto una corretta diagnosi. Questa servirà a valutare se è il caso di intervenire con dei farmaci oppure lasciare che l’emangioma si riassorba autonomamente. Il medico che andrà a riscontrare una lesione sospetta a livello epiteliale, potrà richiedere un esame obiettivo o semplicemente potrà basarsi sulla storia clinica del piccolo paziente.
Quando si sospetta invece una lesione interna e profonda, sarà necessario o richiedere l’esecuzione dell’ecocolordoppler oppure una biopsia. Quest’ultimo esame serve a distinguere un emangioma da altre tumefazioni accomunabili sul piano vascolare da altre eventualmente presenti.
Se viene rilevata la positività del GLUT-1 la diagnosi relativa a questa problematica viene confermata.
Con una risonanza magnetica si potranno visionare al meglio gli organi e gli apparati del piccolo paziente. È indicata quando si indaga su anomalie legate allo sviluppo degli emangiomi segmentali. In questo caso si valuta il rapporto delle strutture profonde vicine alla lesione sospetta.
La cura dell’emangioma infantile
Quando non vi è una prognosi negativa, l’emangioma può essere arrestato nella sua fase di crescita.
Questo consente di non sviluppare possibili disturbi visivi se ad esempio si trova all’altezza degli occhi o al loro interno, oppure quando colpisce organi utili alla respirazione o alle normali funzioni vitali.
Gli emangiomi infantili possono essere curati anche con dei farmaci detti betabloccanti. Il Propranololo in soluzione orale è molto utile per fermare la crescita della lesione.
Oltre a questo serve ad accelerare il processo di dissolvimento. Va utilizzato per casi molto gravi.
Questo trattamento risulta efficace e sostituisce in toto la terapia a base di cortisone che oltre a non risolvere del tutto il problema, genera anche altri effetti collaterali che si protraggono nel tempo.
Quando viene diagnosticato un emangioma infantile, è bene iniziare la cura precocemente, sin dalle prime settimane di vita del bambino. In questo modo si potrà bloccare la crescita della lesione.
La chirurgia invece, si rivela necessaria quando vengono riscontrate gravi anomalie di tipo vascolare negli organi interni.