Cos’é l’acquaticità neonatale e perché fa bene al neonato

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Salute e Benessere

Oggi con questo articolo vi svelerò tutti i segreti dell’acquaticità neonatale, ovvero l’attività in acqua dedicata ai bimbi da 0 a 3 anni e ai loro genitori, nonché mia grande passione e fulcro del mio lavoro.

Per prima cosa è fondamentale precisare che il nuoto neonatale non è un corso di nuoto, ma un percorso in cui i bebè, accompagnati da mamma e papà e sotto la guida esperta dell’istruttore, riscoprono il piacere di stare in acqua e sviluppano in modo naturale la propria autonomia in questa affascinante dimensione.

✨ A cura di Alessandra Caimi

Quali sono i benefici dell’acquaticità neonatale?

Prima di tutto, questa attività rappresenta per il genitore un’occasione per vivere un rapporto privilegiato con il proprio bimbo: durante le lezioni i due impareranno a comunicare, conoscersi e amarsi in una dimensione totalmente differente da quella abituale rafforzando il loro legame.

Per il bimbo invece l’acqua sarà fonte di stimoli per il suo benessere psicofisico: egli potrà sperimentare sensazioni e percezioni nuove e muoversi in libertà al sicuro tra le braccia di mamma e papà.

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Il movimento in acqua inoltre aiuta e rafforza il cuore e i polmoni e anche nel caso dei più piccoli promuove lo sviluppo del cervello. I giochi e gli esercizi proposti e differenziati per fasce d’età contribuiscono a migliorare il coordinamento, l’equilibrio e accompagnano i piccoli verso la propria indipendenza acquatica.

Ma i benefici non sono solo di tipo fisico: i bimbi crescendo imparano a “staccarsi ” dal genitore ed avere come nuovo riferimento l’istruttore: ad interagire con lui, ad ascoltare le sue indicazioni migliorando il proprio livello di comprensione e sviluppando le proprie abilità mentali.

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In poche parole:

  • Rafforza il rapporto tra genitore e bambino
  • Stimoli per il benessere psicofisico del neonato
  • Rafforza cuore e polmoni
  • Promuove lo sviluppo del cervello
  • Migliora il coordinamento
  • Migliora l’equilibrio
  • Aiuta a sviluppare indipendenza acquatica

La magia dell’immersione

L’immersione è senza dubbio la parte più emozionante della lezione.

Osservare un neonato sott’acqua e bellissimo: sembra saper già nuotare e riesce a rimanere immerso per alcuni secondi senza ingoiare acqua grazie a quello che viene chiamato “riflesso d’apnea” cioè uno stimolo involontario ed istintivo che porta alla chiusura automatica della glottide impedendo all’acqua di entrare nei polmoni.

Con il passare dei mesi questa naturalezza va via via perdendosi quindi sarà compito dei genitori mantenere la confidenza con l’acqua in modo da prevenire possibili paure future.

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Quando iniziare con l’acquaticità?

Non è mai troppo presto per farlo!

Consideriamo che per un neonato l’ambiente acquatico è più familiare di quello “a secco”: ha trascorso 9 mesi nel liquido amniotico ed è lì che ha esercitato i propri sensi e provato i primi movimenti.

L’acqua è vita e i bimbi che nuotano sono più felici perché sono nati per nuotare… non privateli e non privatevi di questa meravigliosa esperienza!

ADRIANA & NICOLE

Diventare Mamma va online il 3 Ottobre del 2016, inizialmente come blog dedicato alla maternità.Il blog si è poi trasformato in un vero portale informativo, per le mamme 2.0

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