Sono una di quelle che da bambina che disegnava ovunque. Sui fogli, sui fazzoletti, sui libri. Ho disegnato con ogni mezzo e supporto, dalle matite alle chine, dai pennelli ai gessetti. Ho disegnato fumetti, paesaggi, scarabocchi imprecisi e ho ricevuto tanti rimproveri dai professori che sostenevano che io non ascoltassi le lezioni perché, mentre loro spiegavano, io disegnavo!
Neanche un diploma col massimo dei voti è servito a far capire che per me tenere una matita in mano è sempre stato un modo per concentrarmi, oltre che per esprimermi. Per fortuna i tempi sono cambiati e ora si riconosce sempre di più il valore formativo delle esperienze artistiche e sempre prima si avvicinano i bambini al gioco della pittura, soprattutto in età prescolare.
Vi dico la verità: da quando l’autismo è entrato nella mia vita, sono sempre più attenta a tutte quelle attività che mi permettono di lavorare contemporaneamente su più fronti, sopratutto integrando aspetto sensoriale e motricità fine.
Arte e bambini: un percorso di crescita fondamentale
La motricità fine è il controllo motorio sui piccoli movimenti delle mani, delle dita, dei piccoli muscoli della faccia, della bocca (lingua) e dei piedi, anche se spesso ci si sofferma a valutare solo mani e dita. La motricità fine è un’area di sviluppo privilegiata nelle attività artistiche e più si lavora sulla motricità fine in età prescolare, più si favoriscono poi le competenze legate alla scrittura: un bambino che sa controllare bene la muscolatura delle mani, avrà meno difficoltà poi ad imparare a scrivere.
In tutte le sue forme, dalle arti visive alla danza, l’arte è un percorso fondamentale nello sviluppo del bambino, perché coinvolge tutti i sensi, incrementa le competenze cognitive, emozionali, sociali, favorendo anzitutto l’espressione di sé e la comunicazione.
Non tutti i bambini diventeranno dei Monet se gli facciamo fare un corso di pittura, ma tutti i bambini potranno beneficiare di quegli stimoli importantissimi che le arti creative possono dare, per incrementare l’interazione col mondo esterno, la consapevolezza di sé, e soprattutto stimolare le competenze fino-motorie.
Lo sviluppo del bambino passa attraverso tappe abbastanza definite che ne valutano i progressi in ogni campo, da quello emotivo a quello motorio. Ogni bambino ha il proprio percorso di crescita, la rigidità dello schema evolutivo deve essere spunto di riflessione e non necessariamente di preoccupazione: c’è chi anticipa le tappe, chi le rallenta.
Ho riepilogato queste tappe tenendo presente solo le competenze legate in qualche modo all’arte e alla creatività, fondamentali nel processo di crescita, giusto per darvi un’idea di quanto la pratica di attività artistiche sia collegata allo sviluppo fisico-cognitivo-emotivo dei bambini e alle abilità comunicative. (fonte: Progetto Asilo Nido)
La creatività è una chiave che apre la mente…
Tiziana Capocaccia – Favolazione
Attività artistiche per bambini di 12-18 mesi
Nell’arco di tempo dai 12 ai 18 mesi il bambino impara a manipolare oggetti piccoli con maggiore coordinazione, pian piano passa dalla presa palmare (con tutta la mano) a poter impugnare in modo più preciso oggetti come pennelli, penne, colori. I primi approcci al disegno sono con ampi movimenti dell’intero braccio. Manifesta comprensione dello spazio e sperimenta materiali e consistenze come acqua, paste modellabili, colori. Verso i 15 mesi possiamo iniziare a proporre la pittura come attività strutturata ma sempre lasciando spazio alla fantasia dei bambini, non costringiamo, piuttosto, guidiamo e suggeriamo.
Attività artistiche per bambini di 18-24 mesi
Migliora la coordinazione nel manipolare piccoli oggetti, e la coordinazione oculo-manuale; il bambino può iniziare a dimostrare preferenza nell’uso di una mano, mentre prima spesso usa entrambe le mani, indifferentemente. Riesce a tenere bene in mano un colore o una penna, col pollice e due dita, fa scarabocchi circolari, punti, linee, può riprodurre linee verticali e forme a V.
Attività artistiche per bambini di 24-30 mesi
Migliora nettamente la presa degli strumenti di scrittura, può tenere in mano penne e colori con pollice e uno o due dita, disegna sempre più consapevolmente cerchi, punti e linee, muovendo gli strumenti su e giù, da una parte all’altra, e disegna con movimenti del polso piuttosto che con l’intero braccio. In questa fascia d’età l’esplorazione dei materiali e delle tecniche artistiche come disegno e pittura hanno un doppio ruolo di conoscenza ed espressione di se’, si affina la comprensione dello spazio, delle forme geometriche, dei colori.
Attività artistiche per bambini di 30-36 mesi
Verso i tre anni il bambino partecipa attivamente alle attività grafico-espressive e, in generale, a tutte le attività manipolatorie e modellatorie. Tiene bene in mano penne e pennarelli, riesce a copiare cerchi, V, H, T, croci, a disegnare persona con la testa e altre una o due parti del corpo. Riempie tutto il foglio con immagini a cui da un nome. Può riconoscere e colorare riquadri in due o tre colori primari (solitamente rosso e giallo ma può confondere blu e verde), sa usare i nomi dei colori.
La bambina che disegnava compulsivamente ovunque, negli anni ha avuto modo di mettere a frutto tutto ciò che nell’infanzia era stato gioco e sperimentazione: ed oggi per me è un piacere condividere quel piccolo bagaglio di esperienze e colori che mi porto dietro, in ogni momento della mia vita!
Sono fermamente convinta che tutto ciò che viviamo, assaporiamo, sperimentiamo e apprendiamo nell’infanzia, ritorni poi, in forme e modi diversi, nell’età adulta e, come nel mio caso, il gioco istintivo dei colori è diventato lavoro, attraverso il cake design, i laboratori per bambini, le scenografie, gli allestimenti. Colore e fantasia in tutte le salse!