Maternità e contratto a termine: cosa succede se scade durante la gravidanza?

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Mondo Donna

Scoprire di essere in dolce attesa è un momento emozionante, ma può anche portare con sé molte preoccupazioni, soprattutto se il proprio contratto di lavoro ha una scadenza imminente. Una delle domande più frequenti tra le future mamme con un contratto a termine è: cosa succede se il mio contratto scade mentre sono in maternità?

In questa guida analizziamo in dettaglio la normativa italiana sulla maternità per chi ha un contratto a tempo determinato, le possibili soluzioni e i diritti che spettano alle lavoratrici in questa situazione.

Maternità e contratti a termine: le regole in Italia

In Italia, la tutela della maternità è regolata dal Testo unico sulla maternità e paternità (D.Lgs. 151/2001), che garantisce una serie di diritti fondamentali alle lavoratrici, indipendentemente dal tipo di contratto. Tuttavia, quando si ha un contratto a tempo determinato, la situazione diventa più complessa, poiché la scadenza naturale del contratto può influenzare la continuità lavorativa e il diritto alla retribuzione.

1. Il contratto a termine scade durante la maternità: cosa succede?

Se il tuo contratto a tempo determinato scade mentre sei in gravidanza o in maternità, purtroppo non viene automaticamente prorogato. In altre parole:

• La scadenza naturale del contratto ha effetto, anche se sei in maternità obbligatoria o anticipata.

• Il datore di lavoro non è obbligato a rinnovarlo o a trasformarlo in un contratto a tempo indeterminato.

• Dopo la scadenza, il rapporto di lavoro si considera concluso e non c’è un diritto al reintegro automatico.

Tuttavia, esistono delle forme di tutela economica che ti permettono di non rimanere senza reddito.

2. Indennità di maternità per chi ha un contratto a termine

Se il contratto termina durante la maternità, la lavoratrice può comunque beneficiare della maternità obbligatoria e ricevere l’indennità di maternità dall’INPS, a condizione che:

• Nei 12 mesi precedenti la data di inizio della maternità obbligatoria, abbia versato almeno 26 settimane di contributi oppure

• Nei 24 mesi precedenti la maternità, abbia svolto almeno 52 giornate di lavoro.

L’indennità viene calcolata sull’80% della retribuzione media giornaliera, per tutta la durata del congedo di maternità (generalmente 5 mesi).

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3. Maternità anticipata e contratto a termine

Se, a causa della tipologia di lavoro, sei obbligata a entrare in maternità anticipata (ad esempio per motivi di salute o lavoro a rischio), la situazione non cambia:

• Se il contratto scade prima della maternità obbligatoria, il rapporto di lavoro termina alla scadenza e avrai diritto all’indennità solo se hai i requisiti contributivi.

• Se il contratto scade durante la maternità anticipata, potrai comunque percepire l’indennità INPS, ma non avrai diritto alla prosecuzione del contratto.

4. Ho diritto alla disoccupazione dopo la maternità?

Sì! Se il contratto scade durante la maternità, puoi richiedere la Naspi (indennità di disoccupazione), a patto che tu abbia:

✔️ Almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la fine del contratto.

✔️ Almeno 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi.

La Naspi spetta dal giorno successivo alla fine del periodo di maternità obbligatoria, quindi non si perde alcun diritto economico.

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5. Il datore di lavoro può non rinnovarmi il contratto a causa della gravidanza?

Purtroppo sì. Il contratto a tempo determinato non ha l’obbligo di rinnovo, quindi un datore di lavoro può scegliere di non prorogarlo senza dover dare spiegazioni. Tuttavia, la legge vieta discriminazioni per motivi di gravidanza. Se sospetti che il mancato rinnovo sia legato alla maternità, puoi:

1. Rivolgerti all’Ispettorato del lavoro per una verifica.

2. Consultare un sindacato per tutelare i tuoi diritti.

3. Verificare con un avvocato del lavoro se è possibile impugnare la decisione.

6. E dopo la maternità? Posso essere riassunta?

Dopo la maternità, il datore di lavoro può riassumerti, ma non ha l’obbligo di farlo. Tuttavia, potresti:

Candidarti per una nuova assunzione presso la stessa azienda.

Accedere a incentivi per neomamme che facilitano il rientro al lavoro.

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Conclusione: cosa fare se il contratto scade in maternità?

Se hai scoperto di essere incinta e il tuo contratto a tempo determinato scade tra pochi mesi, ecco un riassunto di ciò che puoi fare:

Verifica i tuoi contributi per sapere se hai diritto alla maternità INPS.

Controlla la possibilità di Naspi, potresti avere diritto alla disoccupazione dopo la maternità.

Consulta il tuo datore di lavoro per chiedere se ci sono possibilità di proroga o riassunzione.

Informati sui tuoi diritti consultando un sindacato o un avvocato se hai dubbi.

Anche se il contratto scade, esistono tutele che ti permettono di non rimanere senza reddito durante la gravidanza e dopo la nascita del tuo bambino.

Per altre informazioni e consigli su lavoro e maternità, leggi la nostra guida:

🔗 Diritti delle mamme lavoratrici

ADRIANA & NICOLE

Diventare Mamma va online il 3 Ottobre del 2016, inizialmente come blog dedicato alla maternità.Il blog si è poi trasformato in un vero portale informativo, per le mamme 2.0

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