Mamma vs Papà – si siamo diversi!

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Per noi

Spesso dico che mamma e papà sono diversi e… apriti cielo! Stando a molte donne i loro mariti sono una replica fedele di loro stesse. Papà modello che accudiscono con lo stesso amore e devozione che una mamma il proprio piccolo figliolo.

Si alzano a turni la notte, cambiano sempre loro il pannolino, preparano sempre loro le pappe… “Ohh no mio marito è B R A V I S S I M O! Quando sono stanca mi dice – tesoro vai a farti una doccia, ci penso io a far addormentare il piccolo Gianpio di sole 3 settimane“….. Ed io – muta – 😱.

Inizialmente pensavo che io avessi avuta davvero moltissima sfiga, ritrovandomi con un marito che al cambio pannolino sperimentava veri e propri conati di vomito… Lo faceva eh! Ma stavo quasi più male io di lui a vederlo così! La notte? Non si è mai alzato perchè ovviamente “io non ho la tetta”. 😂 A favore di mio marito però posso dire che è sempre corso quando c’era bisogno eh! E ora che Isabel è piú grande mi aiuta davvero tanto (moooooolto di più di quando era neonata).

Di fatti sento che spesso i mariti si “bloccano” quando il bambino è neonato (parlo dei primi mesi di vita) è come se avessero quasi paura!

Comunque… parlando con altre mamme…. la scoperta! Non sono poi così sfigata, anzi! Il mondo è pieno di mariti come il mio 😂 che sollievo! E non solo, con il passare del tempo ho scoperto non solo che i papà tendono a non fare moltissime cose che credevamo avrebbero fatto, ma che mamma e papà abbiamo davvero modi diversi di EDUCARE.

L’educazione di mamma e quella di papà

Avete presente quando i bambini fanno i loro primi progressi? È gioia pura! Cominciano a girarsi, a stare seduti da soli e in seguito a gattonare (tappa che a volte molti bambini saltano, per passare direttamente a camminare!). Oltre alla soddisfazione di vedere il proprio figlio figlio gattonare per casa arriva anche la paura e spesso le prime incomprensioni tra genitori.

Ricordo quando Isabel ha cominciato a camminare (ha gattonato ben poco!) e toccava TUTTO. Mi sono ritrovata in difficoltà poiché a casa non ho dei mobili a prova di bambino (sono dei mobili vecchi che ancora non abbiamo avuto modo di cambiare e che appartenevano ai vecchi proprietari dell’immobile). Sono mobili abbastanza bassi ma, causa poco spazio, pieni di oggetti! Libri, cornici, decorazioni varie e poi loro… l’incubo di ogni papá: le console! La Xbox sará stata accesa e spenta circa 1 milione di volte nel primo mese (ancora funziona eh! 😉) grazie alla loro super tecnologia touch. Avete presente vero? Basta sfiorare il bottone che si accende (ho imprecato piú volte io stessa al momento di pulire la polvere in casa!) illuminandosi e facendo quel suono cosí grazioso… “tliiin“. Ecco, questo é stato per giorni il passatempo favorito di Isabel.

Bastava che mi distrassi 1 minuto, che lei era lí, prontissima con quelle manine “malefiche” a toccare tutto, specialmente ad accendere e spegnere IN CONTINUAZIONE la Xbox del papá. Arrivava sera, e mio marito tornava a casa dal lavoro, e ricordo mi chiedeva: “ma… la bambina ha toccato la Xbox? É accesa”.
Io, ricordando le 137174872614012 volte in cui sentivo tliiin – tliiiin durante il giorno, facevo la vaga… “Ehm… si forse l’ha accesa un paio di volte…”.

Apriti cielo! “E te dov’eri? Dovevi dirle di che non deve toccare!”.

Secondo molti papá infatti, noi mamme siamo troppo condiscendenti e “viziamo” i nostri figli, lasciando fare loro tutto ció che vogliono. Ma é davvero cosí?

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Esempi pratici – Mamma vs Papa

Bambino di circa 1 anno che si avvicina al mobile pieno di libri e comincia a prenderne alcuni per giocarci.

Mamma: Per la mamma non c’é problema, molto probabilmente si avvicinerà e controllerà che non li strappi. Attenderà che il bambino finisca di giocare per riordinare. Alla fine sono solo libri no? Nulla di pericoloso, ne costoso, e alla fine sta sperimentando e scoprendo cose nuove! Insomma, una bella esperienza.

Papá: Nella mente del papà tutto ciò é sbagliato. Il bambino (di 1 anno!) deve capire che se si dice di NON toccare, non deve toccare. Secondo lui tu dovresti stare li, digli di no e togliere ogni volta il libro dalle mani. Praticamente la tua giornata dovrebbe svolgersi li, vicino ai libri, e senza andare a fare pipì eh, ovviamente!

Hey! La nostra psicologa ci ha aiutato a chiarire qualche dubbio su come gestire i limiti con i bimbi! Ne parliamo in questo articolo

Bambino che si avvicina al fuoco o qualcosa di pericoloso.

Mamma: Noi mamme siamo sempre allerta, ce lo fiutiamo il pericolo sopratutto quando i bimbi sono piccoli! Non appena il bimbo si é avvicinato al pericolo peeem siamo giá li, pronte a distrarlo con altro! “Uhhhhh guarda che bella la tartarughina!!!”. Quando i bimbi sono piccoli, quasi sempre funziona al primo colpo. Io dico sempre – scherzando – che i bimbi a quell’etá sono come pesci rossi! Dimenticano le cose in mezzo secondo e li distrai con niente!

Papá: Secondo lui sbagli! (che strano 😅 quando mai?). Sei troppo condiscendente e lo stai viziando! Il bambino deve capire chi comanda, e se dici di NON toccarlo deve capirlo, anche a 11 mesi! Secondo il papá tu dovresti stare li, con il bambino che piange disperato e ripetergli allo sfinimento “No amore, non puoi toccarlo perché é pericoloso e potresti farti male” (tanto tu mamma casalinga sei a casa tutto il giorno e non avrai nulla di meglio da fare, si sa! 😂). Secondo lui non dovresti proprorgli alternative perché DEVE capire, e se non capisce.. beh in quel caso si passa alle “maniere forti” come la classica sberletta sulla mano o – in casi più estremi – la sculacciata .

Insomma… per come la vedo io viaggiamo proprio su mondi paralleli a volte! Con mio marito ho trovato un giusto equilibrio per fortuna, e diciamo che dopo spiegargli allo sfinimento il perché preferisco educarla in un certo modo, forse un pochino ha capito!

E i vostri mariti come sono? Qual’è la vostra esperienza?

ADRIANA & NICOLE

Diventare Mamma va online il 3 Ottobre del 2016, inizialmente come blog dedicato alla maternità.Il blog si è poi trasformato in un vero portale informativo, per le mamme 2.0

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