Scrivo questo articolo – che sicuramente risulterà un pó polemico – riguardo ai cartelli che vediamo comparire quá e lá sui social dove viene espressamente indicato che i bambini “non sono benvenuti” in determinati locali o ristoranti. Il fenomeno dei locali child-free é sempre piú diffuso anche nel nostro paese, e sta alzando un vero polverone!
Sono mamma di una bimba di quasi due anni. Le uscite la sera sono giá rare di per sé, figuriamoci al ristorante! Saró onesta, le volte che ci siamo andati ho optato per lasciare Isabel a mia suocera per una semplice ragione: non mi sarei goduta la serata.
Premettendo che ci sono bimbi e bimbi, e che la mia non é di quelle che stanno ferme sul seggiolone per più di 2 minuti (e non ditemi che é questione di abituidini) ammettiamo che sono davvero pochi i bambini che restano “composti” in un ristorante. Ovviamente si parla di bambini piccoli, per lo più nella fascia 0/8 anni.
È capitato di andare con Isabel al ristorante, e posso dire di aver dedicato l’intera serata a rincorrerla tra i tavoli, distrarla, e che non sono stata seduta per più di 2 minuti di fila. La serata si concludeva sempre con ne stressata e lei nervosa. Quindi perché arrivare a questo? Preferisco che lei se ne stia tranquilla dove so che puó giocare liberamente.
Ma questa ovviamente è la mia personale esperienza e non tutti la viviamo allo stesso modo. Inoltre, ci sono volte in cui non é possibile lasciare i bimbi a casa, sopratutto se piccolini, o che semplicemente si ha voglia portarli con se.
Però ammettiamolo, in Italia non siamo attrezzati!
Tutti i locali sono a prova di bimbo?
La realtá é che in Italia sono davvero pochi i locali ben attrezzati! Fasciatoi inesistenti, spazi ridotti e area bimbi…? Un miraggio!
Proprio qualche settimana fa siamo stati a cena in un ristorante con alcuni amici, quasi tutti con bimbi di un anno circa. Tre mamme avevano il passeggino per porre il piccolo una volta che si fosse addormentato (e si sa, a quell’età dormono spesso!). Ma…. Sorpresa! Non c’era spazio! Mi sono resa conto che far entrare 3 passeggini tra i vari tavoli e poi tenerli a lato della nostra tavolata nel ristorante fosse tutta un’impresa! E il cambio pannolino? In macchina! Perché ovviamente niente fasciatoio!
Bimbi al ristorante? Aiuto!
Mi domando: É davvero cosí sbagliato avere ristoranti e locali child-free?
Magari passi tutta la settimana stressata al lavoro e nel weekend ti concedi un’uscita al ristorante con la tua dolce metá e zaaac, bambini a lato del tuo tavolo che urlano e corrono muovendoti la sedia mentre stai per assaporare il primo boccone. Sicuramente il problema (la maggior parte delle volte) non sono i bambini, ma l’educazione che i genitori hanno dato a quest’ultimi. Ma penso anche che il bello di essere bambini, (e maggior ragione se piccoli) sia la spontaneità che hanno, la fantasia, il correre senza barriere, il cantare ad alta voce senza vergogna. Trovo che portare un bambino in un luogo chiuso, e costringerlo a stare composto su un seggiolone ad annoiarsi per ore, sia una vera tortura!
Se poi tuo figlio è di quelli che con un tablet e dei cartoni si fa anche 2 ore seduto, ottimo! Ma ogni giorno trovo genitori che trascinano bambini in luoghi non adatti a loro, mi assorbo urla fastidiose (maggiormente quelle di genitori isterici contro i propri figli) e si, assisto anche a delle scenate assurde da parte di bimbi annoiati che cercano di attirare l’attenzione in tutti i modi!
Quindi, personalmente posso dire che se un ristorante non è adatto ai bambini, a me farebbe piacere saperlo prima!
I famosi cartelli
Come al solito si va agli estremi. Non trovo giusto – moralmente parlando – che un cartello VIETI l’entrata ai bambini. Perché è proprio la negazione di qualcosa che risulta essere offensivo, e una limitazione alla libertà di ogni individuo.
Cosa ne penseresti se, arrivando ad un ristorante, ti ritrovi un cartello con scritto:
“VIETATO L’INGRESSO AGLI INTOLLERANTI AL GLUTINE”.
Poco carino vero? Anzi, forse penseresti “Ah si? E io ci entro comunque prova a buttarmi fuori!”.
E se invece ci fosse scritto:
“IN QUESTO RISTORANTE NON ABBIAMO UH MENÙ INDICATO AGLI INTOLLERANTI AL GLUTINE”.
Diverso no? Se io fossi intollerante al glutine, e leggessi questo cartello direi “beh, magari troviamo qualche altro ristorante in zona così evito mangiare solo verdure grigliate”.
Capite come l’impostazione del messaggio possa fare la differenza?
Sempre più business!
È vero che le famiglie che si portano bambini al ristorante sono molte, ma sono anche molte le coppiette in cerca di tranquillità, e diciamolo, sono anche tanti i pensionati scassaca**o!
Supponiamo di leggere il seguente cartello:
“IN QUESTO RISTORANTE SI DISPONE DI POCO SPAZIO PER CARROZZINE E PASSEGGINI, PER QUESTA RAGIONE INVITIAMO I GENTILI CLIENTI CON BAMBINI DI VISITARCI I GIORNI XXXX PER LE NOSTRE SERATE DEDICATE ALLA FAMIGLIA DOVE SARÀ CREATO PIÙ SPAZIO APPOSITAMENTE PER VOI E I VOSTRI PICCOLI”.
Ma questo business non riguarda solo i ristoranti, di fatti in Italia sta prendendo sempre più piede la moda degli hotel e dei locali child-free.
E devo dire che già conoscevo questa tipologia di hotel perché nel lontano 1998 quando andammo in Messico in vacanza, ricordo che avevamo scartato alcuni hotel proprio perché non accettavano bambini sotto i 12 anni (ed io ne avevo 11!).
Personalmente, non capisco realmente tutta la polemica. Esistono infinitá di opzioni dove alloggiare o mangiare, e trovo che se conosco il locale in questione e so che non è indicato ai bambini, di mia iniziativa non ci andrei con mia figlia!
Anzi, a dirla tutta gradirei sapere prima se il locale non é idoneo per bimbi.
Voi cosa ne pensate? Credete sia una mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie oppure una iniziativa interessante?