Le emozioni della gravidanza: un viaggio di scoperta e cambiamento

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Salute e Benessere

Ho la fortuna di accompagnare ogni giorno le donne, le coppie e i loro bambini in pancia e fuori dalla pancia nel loro viaggio di scoperta e di cambiamento che è la maternità, la genitorialità, il venire al mondo. Le ascolto, le osservo cambiare, le guardo affrontare, spesso senza averne piena consapevolezza, quel percorso emozionale che una donna fa in simbiosi col suo bambino, o bambina, in pancia. Perchè la gravidanza non è soltanto un test di diagnosi, un pacchetto di ecografie e controlli forsennati, esami ematici e libri da leggere: non è un esame a cui bisogna arrivare preparatissime come le prime della classe e prendere dieci e lode, è una strada, un percorso, è un’altalena di eventi, emozioni e cambiamenti, intima e diversa da donna a donna, nessun voto, nessuna classifica, solo una magia che si ripete da sempre e si rinnova in ogni madre, felice e spaventata come ogni donna prima di lei.

Con ogni futura mamma che incontro nel mio lavoro da ostetrica, arriva un momento in cui il nostro pensiero va ad un tempo lontano in cui una prima donna che dopo mesi o anni in cui periodicamente, mensilmente per l’esattezza, doveva pulire ed asciugare il proprio sangue che le scorreva tra le gambe, e massaggiarsi il ventre per alleviare un crampo addominale o il seno turgido e dolente, improvvisamente si ritrova a non dover fare nulla di tutto ciò per diversi giorni, che diventano poi settimane. In queste settimane, tra un seno turgido e un crampetto lieve ogni tanto, il sangue continua a mancare, i gusti cominciano a cambiare, cambia anche il senso di fame: nausea e vomito portano quella donna a mangiare poco e spesso, a preferire carboidrati complessi perché, anche se lei ancora non lo sa, nella sua pancia si sta formando un bambino e quel giovane cervello ha bisogno di carboidrati complessi!

Quella prima immaginaria donna si sente stanca, meglio fermarsi e riposare di tanto in tanto. E si sente strana: piange e ride con maggior trasporto, anche il sonno diventa agitato e irregolare, e poi quella fastidiosa pipì!… Stanchezza, insonnia, sbalzi d’umore: tutto questo e tanto altro è la fase dell’Adattamento alla gravidanza, l’adattamento del proprio corpo, del proprio cuore e del proprio ritmo di vita ad una creatura che in silenzio sta facendo lo stesso, adattandosi all’ambiente Utero, e ricevendo spazio nel corpo della mamma.

I mesi poi passano, la pancia della donna cresce sempre di più, inizialmente in silenzio e poi all’improvviso… TING! Qualcosa si muove, ma no – pensa la donna – mi sarò sbagliata.. Eppure la cosa si ripete, sempre più spesso anzi, talvolta è proprio il tocco della donna sulla sua pancia cresciuta a far muovere quei TING che poi diventano TONGma cosa sta succedendo?!

Quel Tingtong scandisce i mesi che passano, fa sempre più compagnia alla donna, cerca la sua mano quando è appoggiata nelle vicinanze, le compare nei sogni quando si addormenta, segue i suoi ritmi: è sveglio quando lei è sveglia, dorme quando lei dorme… Il sangue manca ormai da diverse lune e il corpo continua a modificarsi in maniera più evidente: cresce il seno, cresce la pancia con dentro Tingtong, crescono i fianchi e tutto quello scombussolamento iniziale, dei primi tempi, è ormai lontano.

Quasi all’improvviso, tutto è più sereno.

Tutto questo è l’Apertura: l’apertura del corpo della donna e del suo cuore a quel Tingtong che le fa compagnia e che comincia ad amare; è l’apertura di quella creatura a quella voce e a quel tocco che sente costantemente intorno a sé.

I mesi continuano a passare senza quel sangue cadenzato. La pancia con Tingtong dentro si fa sempre più grande tanto che la donna fa fatica a muoversi, a camminare, a dormire e, tra l’altro, Tingtong ora non segue più i suoi ritmi: spesso dorme quando lei è sveglia e si muove quando lei dorme! E quante volte ormai la sveglia con un bel colpo energico! La pancia oscilla, a volte, sobbalza, una danza, una ribellione, quasi un parlare senza parole, è la sua pancia ancora ma si muove indipendentemente da lei. E poi di nuovo la pipì in continuazione, la pancia che si fa dura, Tingtong che spinge in basso, basta! Non se ne può più!

Questo è il prepararsi alla Separazione: la donna e il bambino in pancia hanno bisogno di avere voglia che tutto smetta, per prepararsi e accettare la fase successiva dove tutto inizierà in forma nuova di Accoglienza: la Nascita… ma questa è un’altra storia!

Adattamento, Apertura, Separazione: tre momenti della gravidanza, tre trimestri e un nuovo mondo, intimo e naturale, tutto da scoprire.

Continueremo a parlarne nei prossimi articoli!


ARTICOLO A CURA DI: Paola D’Anna, ostetrica con Master in Autonomia nella Gestione di Gravidanza, Parto e Puerperio a basso rischio, vivo e lavoro a Firenze dove mi occupo di assistenza alla gravidanza fisiologica, al puerperio e all’allattamento, conduco corsi di accompagnamento alla nascita cercando di riportare il percorso Nascita alla sua essenza più vera, intima e naturale!

ADRIANA & NICOLE

Diventare Mamma va online il 3 Ottobre del 2016, inizialmente come blog dedicato alla maternità.Il blog si è poi trasformato in un vero portale informativo, per le mamme 2.0

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