La scoliosi nei bambini è stato l’argomento di alcuni nostri ultimi articoli, in collaborazione con Pamela Cirulli di Pilates Benessere in cui abbiamo approfondito questa importante tematica che, come abbiamo visto, riguarda anche i bambini in tenera età. Per poter comprendere se tra i trattamenti riabilitativi è consigliato o meno il Pilates, e da che età i nostri bambini con scoliosi possono iniziare gli allenamenti, oggi Pamela intervista Emanuela Boro di Pilates Armonia, che abbiamo già conosciuto nei bellissimi articoli dedicati al Pilates in gravidanza.
Scoliosi nei bambini: come il Pilates può aiutare un allievo scoliotico?
La scoliosi nei bambini è una condizione che richiede un’attenzione specifica, soprattutto durante la fase di sviluppo. Il Pilates, grazie alla sua capacità di attivare i muscoli profondi dell’addome, può rappresentare una risorsa importante per migliorare il benessere di chi ne soffre. Vediamo insieme come il Pilates può essere un valido alleato per gestire la scoliosi nei bambini e perché è una disciplina da considerare.
Pilates e scoliosi: un approccio centrato sull’equilibrio
Il Pilates si distingue da altre discipline per il suo focus sull’attivazione dei muscoli profondi dell’addome, che fungono da centro di stabilità per l’intero corpo. Questo porta a un alleggerimento delle strutture muscolari che supportano sia gli arti inferiori che superiori. Per i bambini con scoliosi, questo lavoro aiuta a bilanciare le forze che influenzano il rachide, compensando la tipica asimmetria che caratterizza la scoliosi.
L’insegnante di Pilates guida l’allievo verso una maggiore consapevolezza del proprio schema corporeo, spesso spostato e fuori asse a causa della scoliosi. Attraverso movimenti controllati e centrati, il Pilates aiuta a sviluppare una postura più bilanciata e a rafforzare i muscoli che sostengono la colonna vertebrale.
L’importanza dell’età: quando iniziare il Pilates?
Un fattore cruciale da considerare è l’età del bambino e il tipo di scoliosi. Se la scoliosi è considerata lieve e non patologica, è possibile iniziare a praticare il Pilates già a partire dagli 8 anni. In questa fascia di età, è essenziale che le lezioni siano attive e coinvolgenti. L’utilizzo di strumenti come la palla rende gli esercizi più divertenti, evitando che i bambini perdano interesse o trovino noioso l’allenamento.
Dopo anni di esperienza come insegnante nelle scuole, posso affermare che un approccio ludico, con attività varie e sfidanti, stimola i bambini a impegnarsi e a migliorare nel tempo. Inoltre, le lezioni di gruppo favoriscono la cooperazione e l’interazione tra i bambini, creando un ambiente di supporto e incoraggiamento reciproco.
Scoliosi: meglio allenarsi a corpo libero o con gli attrezzi?
Nella prima fase dell’allenamento, soprattutto con bambini in fase di crescita, è fondamentale concentrarsi sugli esercizi a corpo libero (matwork). L’uso di strumenti leggeri come il magic circle, i pesetti e le fasce elastiche può essere utile per integrare il lavoro, ma è importante evitare attrezzi che sovraccaricano la muscolatura, come le molle, poiché potrebbero aggravare la condizione.
Una collaborazione tra l’ortopedico o fisioterapista e l’insegnante di Pilates è sempre raccomandata per garantire un programma di allenamento mirato e sicuro per il rallentamento della scoliosi.
Conclusione
Il Pilates può offrire un grande supporto per i bambini affetti da scoliosi, migliorando l’equilibrio posturale, la consapevolezza corporea e il tono muscolare senza sovraccaricare la colonna vertebrale. Tuttavia, è fondamentale che il programma di esercizi sia adattato alle esigenze specifiche dell’allievo, con il coinvolgimento di esperti come ortopedici e fisioterapisti per un approccio sicuro ed efficace.
Attraverso il gioco e il movimento, il Pilates può diventare uno strumento prezioso per contrastare gli effetti della scoliosi e accompagnare i bambini verso una crescita più armoniosa.