Chiudiamo i nostri appuntamenti dedicati al Pilates in gravidanza parlando ovviamente di Pilates post-parto. Approfondiamo l’argomento con Pamela Cirulli di Pilates Benessere e Emanuela Boro di Pilates Armonia, le due professioniste romane che in questa interessante chiacchierata di confronto, ci aiutano a scoprire tutti i benefici del Pilates per le neo-mamme e ci consigliano come riprendere l’allenamento per recuperare pian piano la nostra dimensione, fisica ed emozionale, di neo-mamme!
Il Pilates post-parto aiuta a prevenire le tensioni alle spalle e alla bassa schiena, la respirazione profonda aiuta a dare maggiore energia, chiarezza mentale e pazienza in questa fase in cui spesso si è deprivati dal sonno. Sia nel caso di un parto naturale che nel caso di un cesareo, il Pilates aiuta ad accelerare il processo di recupero, facendoti sentire più calma e più connessa in questo processo. Gli esercizi specifici possono aiutare nella diastasi del retto, l’eccessiva separazione degli addominali, condizione molto comune e naturale nelle donne che hanno appena partorito.
“La cosa fondamentale – ripete Emanuela Boro – è conoscere come è andato il parto, se è stato un parto naturale o un parto cesareo, in linea generale si propongono 6 settimane se le condizioni fisiche lo permettono, nel mio caso anche prima delle 6 settimane sono riuscita a fare degli esercizi propriocettivi, respiratori e sul pavimento pelvico”.
Diastasi post parto, cosa fare?
La diastasi post parto è una conseguenza naturale al parto e rientra con il passare delle settimane. Detto ciò se questa non rientra (diciamo sotto il centimetro) il consiglio è sempre di consultare un medico e valutare la possibilità di un intervento chirurgico, negli altri casi si lavora progressivamente alla ripresa dell’allenamento, ma no, con il Pilates non possiamo ridurla noi.
Per concludere è importante che la donna viva questo momento in maniera percettiva, è un momento importante e di profondi cambiamenti emotivi e fisici ed avere la consapevolezza del proprio corpo consente di poter godere di un buon allenamento durante questi mesi e dopo. Non bisogna forzare il corpo a raggiungere per forza un obbiettivo ma assecondarlo e ricercare sempre la percezione di quello e di come lo si sta facendo piuttosto di cosa si sta facendo. Un buon insegnante fa questo: è lì presente, ascolta la donna e costruisce la lezione sulle specifiche esigenze, ottenendo così il massimo del beneficio dalla lezione.
Siamo certe che Emanuela e Pamela siano davvero delle ottime insegnanti, e insieme a loro vogliamo fare gli auguri a tutte le neo-mamme: prendetevi cura di voi stesse, ascoltatevi, datevi del tempo per abituarvi alle nuove forme e alla vostra nuova vita!