Vitamina D: integratori sì o no? Tutti i consigli, benefici e rischi

vitamina d

Cosa troverai nell'articolo

Femminilità e benessere

Mai come negli ultimi anni il tema della vitamina D è diventato così centrale nella salute dei nostri bambini. La vita moderna – con meno ore all’aria aperta, restrizioni dovute a situazioni sanitarie e abitudini più sedentarie – ha reso molto frequente la domanda fra mamme e papà: devo davvero dare un integratore di vitamina D a mio figlio? Ecco una guida dettagliata per aiutarti a fare chiarezza, con la consulenza di fonti pediatriche e scientifiche.

Cos’è la vitamina D e perché è indispensabile?

La vitamina D è una vitamina liposolubile essenziale per tante funzioni vitali:

  • Favorisce l’assorbimento del calcio e del fosforo a livello intestinale.
  • Permette la fissazione del calcio nelle ossa, prevenendo rachitismo e fragilità ossea.
  • Ha un ruolo nel corretto funzionamento del sistema immunitario e neuromuscolare.
  • Studi recenti ne stanno indagando anche i potenziali effetti su prevenzione di infezioni respiratorie e alcune malattie autoimmuni.

Dove si trova la vitamina D? Sole e alimentazione

Esposizione al sole

Il nostro organismo produce circa l’80-90% della vitamina D attraverso la sintesi cutanea: bastano 20-40 minuti al giorno di esposizione di viso e braccia senza filtri solari (evitando le ore più calde e con le dovute cautele) per fare scorta per settimane.

La vitamina D assorbita in primavera/estate è spesso sufficiente a coprire il fabbisogno fino all’autunno. Tuttavia, i mesi invernali, lo stile di vita urbano e le restrizioni riducono drasticamente l’esposizione solare, rendendo più difficile la produzione naturale.

Fonti alimentari

La dieta fornisce vitamina D solo in minima parte. Gli alimenti più ricchi (spesso poco amati dai bambini!) sono:

  • Pesci grassi (salmone, sardine, sgombro, tonno, aringhe).
  • Olio di fegato di merluzzo.
  • Uova (tuorlo).
  • Burro e alcuni formaggi stagionati.
  • Alcuni latti di crescita addizionati, succo d’arancia e alimenti fortificati.

Leggi qui come offrire ai bambini una colazione varia ed equilibrata.

Vitamina D: bisogna sempre integrare nei bambini?

Secondo il Ministero della Salute e il Position Paper della Società Italiana di Pediatria:

  • L’integrazione è fortemente raccomandata per tutti i neonati fino ai 12 mesi di vita, sia con latte materno che formula non addizionata.
  • Dopo l’anno di età, di norma, se il bambino mangia bene e sta spesso all’aria aperta, NON è necessario integrare, salvo casi particolari:
    • Bambini con scarso accesso all’aria aperta (quarantene, lockdown, zone ad alta latitudine).
    • Diete vegetariane o vegane senza controllo nutrizionale.
    • Patologie che interferiscono con l’assorbimento (celiachia, fibrosi cistica, patologie renali).
    • Assunzione di latte non fortificato esclusivamente dopo l’anno.

Attenzione: Ogni bambino è un caso a sé e solo il pediatra può valutare la reale necessità, magari prescrivendo un esame dei livelli di vitamina D nel sangue per fugare dubbi.

Quando rivolgersi al pediatra?

È fondamentale chiedere consiglio al pediatra di fiducia quando:

  • Il bambino ha avuto un inverno prolungato in casa e poca esposizione al sole.
  • Ha carnagione scura (più melanina, meno sintesi cutanea).
  • Fa raro uso di pesce, latticini, uova o alimenti fortificati.
  • Presenta problemi di ricrescita, ossa dolenti, stanchezza o difficoltà nei movimenti.

Il pediatra potrà prescrivere un integratore di qualità, sicuro, nel dosaggio corretto (solitamente 400-600 UI/die) e adatto all’età.

Consulta il nostro approfondimento su alimentazione e crescita nei bambini e sulle età sensibili dello sviluppo.

Integratori di vitamina D per bambini: uso, dosaggi, marche affidabili

Tipi più comuni:

  • Gocce orali (le più semplici per i neonati e lattanti)
  • Compresse masticabili o orosolubili per i più grandi
clear drinking glass beside vitamins

Esempi di marche sicure e diffuse:

Nota: Evitare il “fai da te”! L’eccesso di vitamina D può causare effetti collaterali anche gravi: ipercalcemia, danni ai reni, calcoli. Consulta approfondimenti aggiornati su Mustela e IBSA.

I rischi del deficit e dell’eccesso

  • Deficit: rachitismo, ossa fragili, maggiore rischio di infezioni, alterazioni della crescita.
  • Eccesso: calcio alto, disturbi renali, nausea, dolori addominali, disidratazione.

Un buon equilibrio si trova affidandosi a professionisti e non saltando mai i controlli di routine.

Consigli utili e pratici

  • Approfitta di ogni occasione per portare i bambini all’aria aperta, anche in inverno.
  • Scegli alimenti di qualità e variegati. Prova anche le nostre ricette di pesce e verdure.
  • Domanda sempre al pediatra prima di acquistare integratori in parafarmacia, soprattutto per i bambini sotto i 3 anni.
  • Attenzione alle promozioni online: preferisci prodotti certificati e con pochi eccipienti.

In sintesi:
La vitamina D è fondamentale per la crescita, ma l’integrazione va decisa sempre insieme al pediatra. Una dieta varia, la vita all’aperto e un po’ di sole sono la miglior prevenzione. Solo quando necessario — e sotto controllo medico — scegli integratori di qualità.

Se vuoi, posso aiutarti a creare una guida grafica per genitori sulla vitamina D, perfetta per i tuoi social e il sito DiventareMamma.com!

ADRIANA & NICOLE

Diventare Mamma va online il 3 Ottobre del 2016, inizialmente come blog dedicato alla maternità.Il blog si è poi trasformato in un vero portale informativo, per le mamme 2.0