L’anoressia e la bulimia sono disturbi alimentari che colpiscono un numero crescente di giovani in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i disturbi alimentari rappresentano la seconda causa di morte per malattie mentali, dopo la depressione, e colpiscono principalmente adolescenti e giovani adulti. Essere genitori di un figlio che soffre di un disturbo alimentare come l’anoressia o la bulimia è una sfida complessa e richiede una comprensione approfondita, empatia e il giusto supporto per affrontare il problema.
In questo articolo esploreremo cosa sono l’anoressia e la bulimia, come riconoscere i segnali di allarme, quali possono essere le cause e le strategie migliori per affrontare la situazione da genitori. Inoltre, forniremo informazioni sui trattamenti più efficaci e suggeriremo risorse utili per chi è alla ricerca di supporto.
Che cos’è l’anoressia?
L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da un’intensa paura di prendere peso, una percezione distorta del proprio corpo e un controllo estremo dell’assunzione di cibo. Chi soffre di anoressia limita drasticamente le calorie, può evitare determinati gruppi alimentari e, spesso, pratica attività fisica intensa. Questo comportamento porta a un calo significativo del peso corporeo, spesso accompagnato da problemi di salute come carenze nutrizionali, osteoporosi e squilibri ormonali.
Secondo i dati del National Institute of Mental Health degli Stati Uniti, circa lo 0,3% degli adolescenti soffre di anoressia, con un’incidenza più alta tra le ragazze. È un disturbo complesso che richiede un intervento tempestivo e un trattamento personalizzato.
Che cos’è la bulimia?

La bulimia nervosa è un altro disturbo alimentare in cui il soggetto alterna episodi di abbuffate, durante le quali consuma grandi quantità di cibo in breve tempo, a comportamenti di compensazione come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi o l’esercizio fisico eccessivo, nel tentativo di evitare l’aumento di peso. Chi soffre di bulimia spesso sperimenta un senso di colpa e vergogna per la perdita di controllo durante le abbuffate, che si alternano a periodi di forte restrizione alimentare.
Secondo il National Eating Disorders Association (NEDA), la bulimia nervosa colpisce circa l’1-2% degli adolescenti e dei giovani adulti. È un disturbo che può non essere subito evidente, poiché molte persone con bulimia riescono a mantenere un peso corporeo normale, rendendo più difficile per i genitori e gli amici accorgersi del problema.
Cause dei disturbi alimentari nei giovani
Le cause di anoressia e bulimia sono complesse e multifattoriali. Tra i fattori principali ci sono:
- Pressioni sociali e culturali: La società moderna enfatizza spesso ideali irrealistici di bellezza e magrezza, che possono influenzare negativamente l’autostima dei giovani, soprattutto attraverso i social media. Un report del Royal Society for Public Health del Regno Unito ha evidenziato che l’uso intensivo di Instagram e altri social media aumenta il rischio di insoddisfazione corporea e di sviluppare disturbi alimentari nei giovani.
- Fattori genetici e biologici: Studi scientifici hanno dimostrato che una predisposizione genetica può aumentare il rischio di sviluppare disturbi alimentari. Inoltre, alterazioni nei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore e l’appetito, possono contribuire a questi disturbi.
- Disturbi emotivi e psicologici: L’anoressia e la bulimia spesso coesistono con altre condizioni, come depressione, ansia o disturbi ossessivo-compulsivi. Per molti giovani, questi disturbi alimentari rappresentano una forma di controllo sulle emozioni e una risposta a difficoltà emotive.
- Eventi traumatici: Esperienze traumatiche come abusi, bullismo, o gravi conflitti familiari possono aumentare il rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Il trauma può portare a un senso di perdita di controllo che i giovani cercano di recuperare attraverso il controllo del cibo e del peso.
Segnali di allarme di anoressia e bulimia
Riconoscere i primi segnali di un disturbo alimentare è cruciale per intervenire tempestivamente. Ecco alcuni sintomi comuni da tenere d’occhio:
- Perdita di peso significativa (nel caso dell’anoressia) o oscillazioni di peso (nel caso della bulimia).
- Preoccupazione eccessiva per il peso e l’aspetto fisico: Il giovane può parlare costantemente di dieta, peso o dimagrimento.
- Comportamenti alimentari insoliti: Saltare i pasti, nascondere il cibo o evitare di mangiare in pubblico.
- Utilizzo frequente della bilancia e ossessione per le calorie.
- Sintomi fisici come affaticamento, vertigini, capelli fragili, pelle secca e, nel caso delle ragazze, irregolarità mestruali o amenorrea (assenza di ciclo mestruale).
- Comportamenti di compensazione: Vomito autoindotto, uso di lassativi, eccessivo esercizio fisico o digiuno intermittente dopo abbuffate.
Se riconosci questi sintomi, è importante agire immediatamente e cercare il supporto di uno specialista. Ignorare questi segnali può portare a complicazioni fisiche e psicologiche a lungo termine.
Come affrontare l’anoressia e la bulimia da genitori
Essere genitori di un giovane che soffre di un disturbo alimentare è difficile e richiede grande comprensione e pazienza. Ecco alcune strategie per affrontare la situazione in modo efficace:
- Educarsi sui disturbi alimentari: Comprendere cosa sono l’anoressia e la bulimia e come funzionano è il primo passo per aiutare il proprio figlio. Puoi trovare risorse utili e articoli informativi nella nostra sezione Educazionee Sviluppo su Diventare Mamma, dove trattiamo in modo approfondito il tema della salute mentale dei giovani.
- Ascoltare senza giudicare: Parla con tuo figlio in modo aperto e rispettoso, senza giudicarlo. La maggior parte dei giovani con disturbi alimentari ha paura del giudizio e può sentirsi incompresa. Cerca di mostrare empatia e rassicurazione, facendogli capire che sei lì per aiutarlo.
- Evitare di concentrarsi sull’aspetto fisico: Evita commenti sul peso o sull’aspetto fisico, anche se sono positivi. Sposta l’attenzione sull’importanza di una buona salute e del benessere psicologico piuttosto che sull’apparenza.
- Rivolgersi a un professionista: Anoressia e bulimia sono disturbi complessi che richiedono un trattamento professionale. Psicoterapeuti specializzati in disturbi alimentari possono aiutare il giovane a esplorare le cause profonde e a sviluppare strategie per gestire le emozioni. La Cognitive Behavioral Therapy (CBT), o terapia cognitivo-comportamentale, è uno dei trattamenti più efficaci per i disturbi alimentari, come evidenziato in studi pubblicati su PubMed e altre fonti scientifiche autorevoli.
- Favorire un ambiente di supporto in famiglia: Incoraggia uno stile di vita sano e promuovi la comunicazione aperta in famiglia. Cerca di ridurre la pressione sull’apparenza fisica e incoraggia attività che favoriscano la crescita personale e il benessere mentale.

Trattamenti e risorse disponibili
Esistono vari approcci terapeutici per l’anoressia e la bulimia, tra cui:
- Psicoterapia individuale e familiare: La terapia familiare è particolarmente efficace per i giovani, poiché coinvolge anche i genitori nel processo di guarigione. Il metodo Maudsley, ad esempio, è una forma di terapia familiare particolarmente indicata per adolescenti con anoressia.
- Supporto nutrizionale: Dietisti e nutrizionisti specializzati in disturbi alimentari aiutano a creare piani alimentari personalizzati che mirano a reintegrare i nutrienti e ristabilire un rapporto equilibrato con il cibo.
- Supporto farmacologico: In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per trattare sintomi associati come depressione e ansia. Tuttavia, il supporto psicologico rimane l’elemento centrale del trattamento.
- Gruppi di supporto: Partecipare a gruppi di supporto, sia per il giovane che per i genitori, può aiutare a sentirsi meno soli e a condividere esperienze e strategie di gestione. La National Eating Disorders Association (NEDA)e altre organizzazioni offrono gruppi di supporto e risorse online.
L’importanza della prevenzione
La prevenzione è fondamentale per ridurre l’incidenza di anoressia e bulimia tra i giovani. Ecco alcuni consigli utili per i genitori:
- Promuovere un’immagine corporea positiva: Insegnare ai bambini ad apprezzare il proprio corpo e a rispettarlo è essenziale per prevenire lo sviluppo di disturbi alimentari. Evita commenti negativi sul peso e sull’apparenza, sia su te stesso che sugli altri.
- Educare su un’alimentazione equilibrata: Instillare abitudini alimentari sane e un atteggiamento positivo verso il cibo può ridurre il rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Offri una varietà di cibi e promuovi l’equilibrio senza demonizzare alcun alimento.
- Limitare l’uso dei social media: L’esposizione costante a immagini idealizzate può influire negativamente sull’autostima. Insegna ai tuoi figli a essere critici verso ciò che vedono online e a ricordare che le immagini sui social media spesso non riflettono la realtà.
Conclusioni
Anoressia e bulimia sono disturbi complessi che possono avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale dei giovani. Per i genitori, è fondamentale riconoscere i segnali d’allarme e fornire un supporto empatico e informato. Un approccio aperto e non giudicante, insieme al coinvolgimento di professionisti, può fare una grande differenza nel percorso di guarigione del proprio figlio.
Per ulteriori informazioni sui disturbi alimentari e su come supportare i giovani nella loro crescita, visita la nostra sezione dedicata su Diventare Mamma. Inoltre, per trovare risorse aggiuntive e gruppi di supporto, consulta organizzazioni come la National Eating Disorders Association (NEDA) e la Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione (AIDAP), che offrono supporto e informazione per affrontare questi disturbi.