La bronchiolite è una delle infezioni respiratorie più comuni nei neonati e lattanti, spesso causata dal Virus Respiratorio Sinciziale (VRS). Negli ultimi anni, questa patologia ha rappresentato una delle principali cause di ricovero ospedaliero nei bambini sotto l’anno di età, mettendo a dura prova i sistemi sanitari. Le nuove Linee Guida italiane, pubblicate recentemente con il supporto della Società Italiana di Pediatria (SIP), rappresentano un passo importante verso una gestione uniforme e scientificamente supportata.
Cosa dice il documento?
Secondo le nuove Linee Guida:
- Cortisone, antibiotici e broncodilatatori non sono raccomandati per la gestione della bronchiolite. Questi farmaci, ancora troppo utilizzati, non solo risultano inefficaci, ma possono causare effetti collaterali inutili.
- L’accento è posto sulla prevenzione e sull’educazione dei genitori.
Pro e Contro delle terapie tradizionali
Terapia | Pro | Contro |
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Cortisone | Possibile riduzione di infiammazione (solo in specifici contesti). | Inefficace nella bronchiolite, può causare immunosoppressione. |
Antibiotici | Utile solo in presenza di infezioni batteriche secondarie. | Sovrautilizzo contribuisce alla resistenza batterica. |
Broncodilatatori | Raro miglioramento del respiro in alcuni casi selezionati. | Inefficace nella maggioranza dei bambini con bronchiolite. |
Perché si continua a usarli?
Nonostante le evidenze contrarie, cortisone e antibiotici sono spesso prescritti per rassicurare i genitori o per timore di complicazioni. Tuttavia, come affermato dalla Società Italiana di Pediatria, è cruciale seguire approcci basati sulle evidenze per evitare danni inutili.

La prevenzione come arma principale
La prevenzione è il cardine nella gestione della bronchiolite. Ecco alcune raccomandazioni utili tratte dalle Linee Guida:
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Igiene e comportamenti quotidiani:
- Lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o gel alcolico.
- Usare mascherine se si è raffreddati e si deve stare a contatto con il bambino.
- Evitare il contatto del bambino con persone malate.
- Non baciare i neonati se si è raffreddati o influenzati.
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Latte materno:
- Il latte materno è una protezione naturale, grazie agli anticorpi in esso contenuti, che riducono il rischio di infezioni da VRS.
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Ambiente domestico:
- Evitare di fumare in casa o vicino ai bambini. Il fumo passivo aumenta significativamente il rischio di infezioni respiratorie.
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Profilassi parmacologica:
- L’anticorpo monoclonale Palivizumab è raccomandato nei lattanti prematuri o con patologie cardiopolmonari. Nuove versioni di anticorpi monoclonali per una profilassi universale sono in fase di studio e promettono di ridurre le epidemie stagionali di VRS.

La situazione post-covid
Le misure restrittive durante la pandemia di Covid-19, come l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale, hanno portato a un calo drastico dei casi di bronchiolite. Tuttavia, con la revoca di queste misure, si è osservato un aumento atipico dei casi, mettendo nuovamente in crisi i sistemi sanitari.
Importanza della consapevolezza dei genitori
Un ruolo chiave nella gestione della bronchiolite spetta ai genitori. È fondamentale che siano adeguatamente informati sui rischi dell’automedicazione e sulle strategie preventive. Questo punto è evidenziato anche nel post pubblicato dal Dott. Giorgio Cuffaro Pediatra su Facebook, dove viene sottolineata l’importanza di seguire le Linee Guida e di evitare l’uso di cortisone e antibiotici senza indicazioni specifiche.

Conclusioni e prospettive
Le nuove Linee Guida rappresentano un passo avanti nella standardizzazione del trattamento della bronchiolite in Italia. La riduzione dell’uso improprio di farmaci e l’enfasi sulla prevenzione possono migliorare significativamente gli esiti clinici e ridurre il carico sui sistemi sanitari.