Alitalia… La mia storia infinita!

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Essere Donna

Per chi fa parte del nostro gruppo su facebook sa che il 29 Luglio ho scritto un post perchè ero alla ricerca di un passeggino facile da trasportare in aereo, a differenza del  mio Stokke Xplory, in quanto sarei  dovuta scendere in Sicilia per le ferie estive i primi di Agosto per raggiungere la mia famiglia al mare.

Mi ero imposta di non superare i 200€ visto che è il quarto passeggino che passa per casa nostra, ma come sempre la mia aspettativa di spendere poco è andata in fumo quando ho trovato e provato  lo Stokke Scoot.
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E’  stato amore a prima vista. Come tutti i prodotti del marchio Stokke, su di me, lasciano un impronte nel cuore.
E cosi mi sono armata di  carta di credito del marito ed ho acquistato il quarto passeggino in due anni.

Per chi conosce il marchio sa che non è proprio un prodotto alla portata di tutti, sopratutto alla portata di tutte le tasche.

Ma ritorniamo all’argomento principale del mio post.

Scendo in Sicilia e mi godo  le mie adorate ferie, praticamente il passeggino è stato fermo a casa dei miei in quanto abitano a 100 metri dalla spiaggia ed usciamo sempre a piedi nei dintorni.

Prendo un volo (costosissimo 400€ solo andata per due persone e una bimba di 18 mesi) Alitalia, che oltre al costo elevato ha il disagio d’avere lo scalo a Roma.

Arrivo in aeroporto a Palermo alle 15:00 per arrivare in orario ed effettuare il dovuto ceck in per il passeggino.
La hostess ci informa che visto che la bambina è piccina e le ore di scalo a Roma sono più di 3, ci concedono il passeggino sotto l’aereo in modo da essere facilitati nel muoverci in aeroporto.

Bene, fin qui tutto bellissimo e tutti gentilissimi… Peccato che quando atterriamo a Roma mi riconsegnano il passeggino DISTRUTTO, mancavano dei pezzi e la cosa principale, non si chiude più.
Nel modo di farli letteralmente volare hanno rotto la molla di chiusura e quindi il passeggino rimane aperto.

Neanche il tempo di uscire dalla rapa di lancio e mi dirigo immediatamente al banco interno Alitalia che mi sbologna con un semplice “Ci dispiace ma noi non possiamo farci nulla, lo  deve segnalare all’aeroporto di destinazione finale, cioè Verona” .

E’ inutile descrivervi la mia rabbia, il mio rammarico ed il mio stato d’animo nel complesso.

Atterriamo a Verona alle 23 di sera distrutti, ma questo non mi impedisce a dirigermi e subito al banco lamentele di Alitalia e dall’aprire la pratica di rimborso.

Tutto questo accade il 23 AGOSTO 2017.

Rientro a casa ed inizio a muovermi per la procedura di rimborso, contatto la Stokke per farmi fare un preventivo di riparazione da girare poi alla relazione delle clientela di  Alitalia, e la loro risposta e abbastanza chiara:

Son sincera, visto la società con il quale mi stavo interfacciando mi aspettavo un riscontro da parte loro.
Invece…Silenzio…

Inizio a mandare mail e contro mail, e costose chiamate al loro call center.
Dopo una marea di solleciti mi arriva la chiamata dal loro personale, dove mi viene offerto, udite udite:
O un bonifico bancario del valore di 40€
O un buono Alitalia del valore di 100€ da spendere viaggiando.

Non potete immaginare la mia indignazione.

La ragazza non sapendo più come giustificarsi risponde che pensava fosse una valigia e non un  passeggino, cosi ri -invio di nuovo il tutto in attesa di un altro riscontro da parte loro.

Li ricontatto in modo ossessivo per i mesi a seguire e invio email alla relazioniclientela@alitalia.it in modo  frequente.

Credetemi li imploro a muoversi per gestire bene il tutto perchè ho urgenza del passeggino in quanto dovevo partire per il ponte dei morti e non mi sembrava il caso  di farlo con Xplory in quanto pesante ed ingombrante per viaggiare.

Mi assicurano che metteranno tutto nelle mani del responsabili e che a brevissimo risolveremo la situazione.

Bene oggi è il 21 NOVEMBRE 2017, il viaggio per il ponte dei morti l’ho fatto ed ho dovuto  portare con me un passeggino che non volevo portare per viaggiare, e di loro non ho mai più ricevuto notizia.

Ne un email o una chiamata per scusarsi per l’accaduto o per il protrarsi della pratica.

Visto che con le buone si passa per fessi e fanno finta di non sentirci, mi sono imposta di incaricare un avvocato ad occuparsi della pratica.

Esigo un rimborso e lo esigo nel più breve tempo possibile!

E vediamo se almeno per Natale riuscirò ad avere il mio passeggino nuovo!!!

E poi ci meravigliamo se la gente predilige le compagnie low cost e aziende che dovrebbero essere colonne portanti per l’Italia falliscono.

Vi lascio con tutto il mio disgusto e vi prego di condividere il più possibile la mia storia in modo da far smuovere le acque e magari far decidere chi di dovere di farmi avere ciò che mi spetta!

Grazie mille

Adriana

ADRIANA & NICOLE

Diventare Mamma va online il 3 Ottobre del 2016, inizialmente come blog dedicato alla maternità.Il blog si è poi trasformato in un vero portale informativo, per le mamme 2.0

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