Marco… questo è il nome che avevo scelto per il mio bambino prima che lui nascesse. Come ogni mamma in attesa, il mio primo pensiero la mattina era rivolto a lui. Facevo tutte le analisi necessarie, preparavo il suo armadietto con ogni cosa per garantirgli tutto l’occorrente… ricordo che ero morbosamente ossessionata da tutte le riviste rivolte alle donne in gravidanza e bebè. Ero giovane e piena di aspettative… sognavo ad occhi aperti quel primo, bellissimo incontro con il fagottino che portavo con tanta cura e amore nel mio grembo. E dopo nove mesi, quell’incontro non tardò ad arrivare. Il 3 di novembre 2007 nacque il mio bellissimo bambino di 3,550 kg di bontà. Il suo Apgar era di 9 su 10, dato che ebbe l’ittero, ma dopo 4 giorni l’Apgar era di 10. Tutto procedeva regolarmente: mangiava il latte materno, dormiva bene, la sua crescita era regolare, senza nessuna complicanza. Prima dei due mesi abbiamo fatto la prima visita dal pediatra che constatò anche lui la crescita regolare di mio figlio. Nel quaderno in cui ci lasciava le sue annotazioni, c’era anche quella delle prime vaccinazioni da fare, con raccomandazioni su cosa prendere in caso di febbre alta Le prime anomalie Dopo la prima vaccinazione (esavalente più antipneumococco) il giorno dopo, il bambino agitava le gambe e le braccia in modo strano, fissando un punto fisso. Non pensai potesse essere collegato alla vaccinazione. A quattro mesi ho proseguito con la seconda vaccinazione. Non ho mai messo in dubbio le vaccinazioni! Ma, dopo la seconda vaccinazione… succede che Marco inizia a perdere i capelli per metà della testa, sul lato destro. Compaiono anche piccole eruzioni cutanee, pianti inconsolabili, sguardo spento. A sei mesi provai a farlo divertire con giochi colorati, canzoni per bambini, ma lui non era interessato. Non era neppure normale che a otto mesi non soffrisse il solletico. La sua prima febbre altissima, quasi a 40°, arriva a dieci mesi. Portato al Pronto Soccorso, viene dimesso con una ricetta di Nurofen. Il giorno successivo lo porto dal pediatra, che gli fa fare un PCR test e gli prescrive una terapia antibiotica. Mio marito mi convince a non somministrare l’antibiotico, dato che il test era negativo e non vi era infezione batterica. Dopo due settimane, la terza vaccinazione (esavalente più antipneumococco), e a distanza di due mesi la quarta (MPR più meningococco C). Regressioni e silenzio Dopo lo svezzamento (a 16 mesi) Marco peggiora a livello comportamentale. Tutte le abilità acquisite vanno perse: non gioisce più, non gioca, non indica, non imita, non si gira quando viene chiamato per nome, piange disperatamente. A due anni, la produzione verbale si ferma completamente. Il pediatra non si preoccupa, si limita a invio a valutazione specialistica per problemi di linguaggio. Negli ospedali, dopo i primi accertamenti, c’è scritto “sospetto ritardo mentale”. Il suo attaccamento verso di me era morboso, quasi simbiotico. Non avevo vita sociale né professionale. Ero la sua ombra. A scuola materna, le maestre insistono per una valutazione neuropsichiatrica. A 4 anni visita della neuropsichiatra infantile: sviluppo realmente disarmonico, frequenti otiti, candida, raffreddori. Miglioramenti e ricadute Poi il miracolo: Marco inizia di nuovo a pronunciare paroline ed essere più presente. Ma poi, il 5 dicembre 2012, un nuovo richiamo vaccinale e di nuovo il silenzio. Inizio mille ricerche, sento parlare di autismo. Mi rifiuto di crederci. Leggo di vaccini, mercurio, autismo. Per due mesi non dormo: scopro gli effetti collaterali dei vaccini. Mi sento responsabile della malattia di mio figlio. Gli esami, le cure, la diagnosi Esami presso l’Istituto Gaslini di Genova, tutto nella norma tranne un piccolo lipoma a livello del corpo mamillare dx. Test minerale tissutale: eccesso di mercurio e piombo. Iniziamo detox metalli pesanti: piccoli miglioramenti. Il pediatra nega ogni correlazione, attribuendo tutto all’inquinamento atmosferico. Cambia il medico, iniziamo dieta SGSC nel 2014 con beneficio. Marco cresce e raramente si ammala. Un anno di cure omeopatiche e grande attenzione all’alimentazione. Li viene riconosciuta L’invalidità della Legge 104, anche se ho dovuto insistere molto per ottenerla. Genetica, riflessioni e futuro Analisi genetica: mutazione A1298C del gene MTHFR. Capisco che avrei voluto saperlo prima di vaccinare mio figlio. Le mie riflessioni vanno al passato, all’eventuale carico tossico ereditato dalla mia storia, dalla mia città natale in Romania, fortemente industrializzata e inquinata. Mio marito, anch’egli intossicato dopo vari vaccini antitetanici per lavoro. Mia figlia, invece, cresciuta con prevenzione e senza vaccinazioni di routine, oggi è sana. La statistica in famiglia La statistica la facciamo in casa: abbiamo visto cosa significa una storia piena di vaccini e una senza. Marco, secondo me, è un danneggiato da vaccino e appartiene alla statistica invisibile dei non riconosciuti. Per la gregge bisogna fare tutto, ma la “gregge” ignora l’inferno che stiamo passando. E la paura mi tormenta. Se non guarisce, cosa ne sarà di mio figlio? Con affetto, UDVAR ILDIKO’