Salute e Benessere

Tinta in gravidanza ? Meglio Hennè e tinte vegetali!

Quando si é in dolce attesa ci si domanda quasi sempre se si puó fare la tinta in gravidanza, ed é per questo che oggi vi parlo proprio di questo e delle alternative piú sane e sicure alle tinte chimiche, sopratutto quando si aspetta un bebè o si sta allattando.

Da quando sono rimasta incinta sono diventata molto più cosciente di ciò che uso per la cura della mia pelle e dei miei capelli. Mi avevano sconsigliato (ginecologa in primis) creme con “porcheria chimica” sopratutto per i primi mesi della gravidanza. La realtà è che sono stata attenta durante tutta la gravidanza e… oltre! Ma ammetto la mia ignoranza in materia. Non ero nemmeno consapevole che alcune creme antirughe,  ad esempio, fossero vietate per le donne in dolce attesa (quindi, se siete incinte controllate bene le vostre creme prima di continuare ad usarle! 😉).

Purtroppo però, credo che al meno il 70/80% delle donne sia “schiava” delle tinte per capelli. Un pó per cambiar colore, un pó per coprire i capelli bianchi, sta di fatto che se stai mesi è mesi senza farti una tinta i tuoi capelli avranno circa 4 colori diversi tra radice, ricrescita e lunghezze! 😂

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La tinta gravidanza e allattamento

Ci sono pareri assai  contrastanti! Molti affermano che non ci sono problemi nell’uso di tinte chimiche durante la gravidanza, ma molti parrucchieri si rifiutano categoricamente di farle. E’ un dato di fatto peró, che la maggior parte delle tinte contiene sostanze nocive o allergizzanti che possono entrare nella circolazione sistemica, come ad esempio  ammoniacanichel e parafenilendiamina.

Possiamo quindi dire che in gravidanza dopo i primi tre mesi di gestazione, possiamo applicare una tinta chimica se lo riteniamo davvero necessario. Si possono dunque applicare anche durante l’allattamento ma sempre con la massima cautela e consapevoli degli ingredienti contenuti nella tinta, limitando al massimo l’inalazione della tinta. É quindi preferibile affidarsi ad un professionista o applicarla in una zona della casa ben areata.

Quindi, se mi chiedi “posso farmi la tinta in gravidanza e allattamento?” la mia risposta è “Perché non usi le tinte vegetali?”

Henné e tinte vegetali

Viene usato impropriamente il termine henné per indicare qualsiasi “tinta vegetale”, ma realmente andrebbe a identificare una polvere color mostarda ottenuta dalla macerazione delle foglie e dei rami di un arbusto spinoso della famiglia delle Lythraceae chiamato Lawsonia inermis.

Il suo nome deriva dal medico inglese John Lawson che ne parlò in un libro pubblicato a Londra nel 1709, mentre il termine “inermis” si riferisce al fatto che spesso la pianta è priva di spine.

Partendo dal nome stesso, le tinte vegetali o tinte naturali sono un mix di erbe tintorie tra le quali si trova per l’appunto anche l’henné.

L’utilizzo dell’henné per colorare la pelle, i tessuti e i capelli ha origini antichissime, basti pensare che nelle tombe dei faraoni egizi sono state ritrovate polveri di henné e mummie con le unghie colorate! Insomma, a noi donne la voglia di cambiare, truccarsi e decorarsi é proprio una cosa viscerale! 😂

Le tinte vegetali sono un’alternativa più sana e rispettosa del capello rispetto alle tinte chimiche, ma perché?

Innanzi tutto le tinte chimiche sono piene di potenti allergizzanti che possono sensibilizzare la cute, oltre ad essere prodotti altamente inquinanti e tossici per la flora e fauna. Inoltre, le tinte chimiche tendono a seccare i capelli e a stressarli. Apparentemente i capelli sembrano piú sani e luminosi, ma non é cosí! I capelli si spezzano con più facilità e richiedono poi di un’intensivo trattamento idratante per recuperare in parte la loro salute.

I pigmenti coloranti delle tinte vegetali avvolgono la cuticola e si legano alla cheratina, riempiendo le squame dei capelli, nutrendoli in profonditá e rendendoli più forti e lucenti.

Dopo l’applicazione delle tinte vegetali i tuoi capelli risulteranno piú corposi e lucenti, con meno doppie punte e delle sfumature sempre molto naturali.

Tono su tono e niente schiariture

Dopo l’applicazione di una tinta vegetale il colore che si otterrà dipenderà essenzialmente da 3 fattori:

  • colore naturale di base
  • porositá del capello (ovvero il potere del capello di assorbire il colore)
  • tinte chimiche applicate nei mesi precedenti

Con le tinte naturali é difficile, se non improbabile, ottenere un effetto di copertura omogenea su tutta la chioma dato che le polveri agiscono stratificando il colore. Inizialmente saranno riflessi, e man mano che applicherai la tinta vegetale, il colore tenderá a scurirsi e – appunto – stratificare.

Alcuni esempi?

  • capelli biondi + tinta rosso rame = Colore rosso rame
  • capelli castani + tinta rosso rame = Riflessi rossi
  • capelli scuri + tinta rosso rame = Riflessi rossi visibili maggiormente al sole

É anche importante ricordare che le erbe tintorie non possono schiarire i capelli, al contrario tendono a scurirli. Se non vuoi scurire il tuo colore, cerca di applicare la tinta solo sulla radice e attendere piú tempo tra una applicazione e l’altra per le lunghezze.

Quindi, é possibile partite da una base castano scuro e avere un bel rosso rame? NO. Per ottenere questo dovresti prima decolorare la chioma e poi applicare la tinta vegetale.

Tinte vegetali – quale comprare?

Le possibilitá sono molte! Nei negozietti etnici, sopratutto quelli indiani, é possibile trovare moltissime erbe tintorie come henné, indigo o semplice Cassia. Spesso dipende molto da capello a capello e, come detto sopra, dalla capacitá dello stesso ad assorbire il colore.

⚠ Premetto che questo articolo non é sponsorizzato, é che ho scelto in base alle mie preferenze personali, il prodotto che – dopo averlo provato – ritengo uno dei migliori!

Ho visto peró la nuova linea della Saponaria chiamata Hennetica e me ne sono innamorata! Oltre al loro packaging che é ADORABILE, e la loro attenzione al cliente che é davvero ottima (anche se li contatti da facebook!), le loro tinte vegetali non solo sono davvero pure (senza picramato) ma sono certificate fair trade da Equo Garantito, ovvero sono delle tinte equo-solidali (cosa vuol dire? trovi tutto sulla loro pagina qui).

Una delle caratteristiche che ho preferito di queste tinte é stata la facilitá nella applicazione. Spesso si tende a sentire “sabbia” sul cuoio, anche una volta sciacquata la tinta, mi é successo in svariate occasioni di trovare residui di polvere tra i capelli (inutile dire – ORRIBILE). Invece non mi é successo con le tinte Hennetica!

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IMPORTANTE! Occhio al picramato! Leggi sempre l’etichetta di ció che compri! Il prodotto NON deve contenerne.

La Saponaria é un brand ottimo, non solo perché italiano, ma per le seguenti ragioni:

  • 100% naturale – ZERO ingredienti petrolchimici
  • 99% vegan
  • 100% ingredienti naturali e sostenibili
  • 100% produzione artigianale
  • Filiera etica, locale, equosolidale
  • Packaging leggero ed economico

Hanno queste colorazioni, ed ho trovato davvero carina la scelta dei loro nomi. Ogni tinta infatti ha il nome di una dea!

Ci sono controindicazioni?

Anche se davvero raro, é possibile essere predisposti ad una ipersensibilità ad una delle piante utilizzata per la creazione della tinta vegetale. É per questo che si consiglia sempre (sopratutto se non si ha mai utilizzato una tinta vegetale) di applicare una piccola parte sulla pelle, attendere un’oretta e sciacquare. L’ideale sarebbe aspettare fino al giorno dopo per vedere se c’é stata qualche irritazione nella zona indicata.

Dove acquistare?

Li trovi direttamente sul sito della Saponaria oppure su Amazon cliccando qui

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