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Stereotipi di genere nei giocattoli

by DiventareMamma
Pubblicato: Ultimo aggiornamento

Il gioco è molto più che divertimento. Il gioco ha una funzione molto importante sia a livello evolutivo che storico, perché giocando i bambini imparano e modellano le loro abilità e i loro valori che sono fondamentali per la vita poi da adulti, ed é per questo che creare stereotipi sui giochi per bambini é sbagliato.

I giochi non sono universali e non restano gli stessi nel tempo, infatti cambiano negli anni grazie anche alla tecnologia e ai cambi nelle culture e nelle tradizioni di ogni paese.

Oggigiorno bambini e le bambine possono giocare con tranquillità con giochi che, all’epoca dei nostri nonni ad esempio, sarebbe stato impensabile. Per questo è importante essere coscienti di come i giochi contribuiscono a trasformare gli stereotipi di genere, e ad oggi siamo pieni zeppi di preconcetti.

Uno stereotipo – di genere, razza o altro – é quando si assegnano capacità intellettuali e valori basandosi esclusivamente alle differenze dei corpi o della cultura.

Questionare la validità di certi stereotipi non vuol dire negare le differenze fisiche di genere, ma semplicemente non accettare il valore sociale che ad essi viene attribuito, che spesso e volentieri sfocia in disuguaglianza.

Basti pensare che in passato avere un colore di pelle diverso era motivo di discriminazione e schiavitù (e tristemente a volte lo è ancora), oppure pensiamo al ruolo della donna nella società antica, dove non aveva il diritto di votare e spesso non aveva nemmeno il permesso di esprimere il proprio parere, semplicemente per essere donna.

Come donne spesso ci imbattiamo in sessismo, e lottiamo per far valere i nostri diritti ancora oggi che siamo nel 2018. Lottiamo per parità di stipendio e opportunità lavorative, lottiamo per parità di diritti e doveri e spesso impazziamo per una pubblicità maschilista e sessista arrivando persino alla denuncia… Eppure, siamo stiamo incoscientemente passando questi preconcetti ai nostri figli, facendo distinzioni anche sui giocattoli.

La bambola per la bambina – la macchinina per il bambino.

Ovviamente abbiamo fatto grandi progressi in tutti questi anni, ma c’è ancora molta strada da fare se parliamo agli stereotipi di genere attraverso il gioco.

Ad oggi, se entriamo in un supermercato e vediamo una sezione per giocattoli per bambini bianchi e una per bambini di colore ci potrebbe sembrare assurdo, e saremmo pronti a fare una bella denuncia! Eppure non ci sembra così strano vedere una sezione i giochi per bambini e una sezione totalmente diversa di giochi per sole bambine. Non credete sia un po’ ironico?

Grazie al consumismo e al marketing siamo sempre più invogliati a fare acquisti basandoci sulle differenze di genere.

Studi recenti dimostrano che ironicamente oggi è giorno i giochi per bambini sono più suddivisi in base al genere rispetto a 50 anni fa.

Elizabeth Sweet (sociologa) spiega che nel 1975 solo il 2% dei giochi era esplicitamente catalogato per bambini o bambine nel catalogo di Sears (una delle principali catene degli Stati Uniti d’America) mentre oggigiorno assolutamente tutti i giocattoli di Disney – ad esempio – sono divisi in quel modo.

Questo movimento di suddivisione dei giocattoli per genere é iniziato negli anni ’80 come strategia di marketing che si è poi consolidata verso gli anni ’90.

Purtroppo esistono aspettative sociali rispetto a ciò che un bambino o una bambina dovrebbe utilizzare per giocare, ed è sbagliatissimo e tristissimo.

I giochi promuovono diverse abilità ed è importante che i bambini siano liberi di scegliere con quali si sentono più a loro agio.

Ci sono molte bambine che preferiscono ad esempio attività fisica e come giocare a calcio o andare in bicicletta (mia figlia, che odia le bambole e ama gli insetti), mentre esistono moltissimi bambini che al contrario preferiscono fare attività di motricità come ad esempio disegnare e colorare. Abbiamo inoltre parlato in questo articolo quanto il gioco simbolico, attraverso le bambole ad esempio, sia super importante per lo sviluppo del bambino/a.

Cosa possiamo fare noi genitori?

  1. Offrire varietà di giochi. Lasciare che il bambino o la bambina decida autonomamente il tipo di gioco con il quale desidera realizzare l’attività. In questo modo darai l’opportunità al bambino di scegliere con Libertà quali giochi gli piacciono di più, indipendentemente dalle aspettative dell’adulto o del genere, affermando la sua personalità e la sua autostima, sviluppando così una maggiore quantità di abilità cognitive, motorie emozionali e anche psicosociali.
  2. Ascoltare ma non essere passivo. È molto importante ascoltare i bambini e quello che cercano di dirci, assecondiamo i loro gusti e incentiviamoli laddove vediamo che sono più portati. Non dobbiamo insistere nel fargli piacere attività che evidentemente non sono di loro piacimento solo per soddisfare nostre aspettative o desideri. Evita generalizzare e utilizzare gli stereotipi di genere. Se tua figlia dice frasi tipo “quello è un gioco da bambine” oppure “ma a tutte le bambine piace”, domandale come mai dice questo e dalle esempi che dimostrino che non sempre è così.
  3. Dimostra che il genere non é un limite. Mostra e dimostra lì attraverso letture, film o racconti che il genere non è motivo di disuguaglianza o limitazione. Per le bambine ad esempio possiamo consigliare il libro racconti della buonanotte per bambine ribelli.

Dunque si alle cucine giocattolo (i grandi Chef sono spesso uomini no? 😜) e bambole per bambini (diventeranno ottimi papà!) e si a macchinine e giochi di azione per le bimbe!

E voi, siete influenzate dalla società e dai preconcetti di genere?

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