Home Per noi Il parto

Il parto

by Adriana

E nove mesi sono volati via, ci sei quasi! E’ arrivato il momento tanto atteso.
Fai dei respiri profondi e non dimenticare mai che il parto è una cosa naturale da vivere in serenità, evita di farti assalire da ansie e problemi, cerca di preparare tutto quello che serve per tempo così da non avere problemi quando cominceranno le prime doglie o quando arriverà il momento stabilito per far nascere il tuo bambino.
Non farti cogliere impreparata, nessuno sa con precisione quando arriverà questo momento, non sempre i neonati rispettano i tempi indicati dalla medicina e possono decidere di anticipare o di voler restare nella pancia della mamma oltre il limite consentito.

Tipi di parto:

Il parto può essere naturale se il bambino è posto in posizione normale o cesareo se il bambino o la gestante hanno delle problematiche che non permettono di affrontare un parto naturale:

Parto naturale

Le fasi del parto hanno una durata che varia a seconda che la donna sia alla sua prima gravidanza oppure no. Se la donna è infatti primipara in media il tempo che occorre è più lungo. 

Periodo prodromico questa fase dura circa dalle 5 alle 8 ore. 

In queste ore le contrazioni assumono un pian piano un andamento ritmico e si fanno sempre più dolorose. Il collo dell’utero si riduce fino ad appianarsi e, se non è già avvenuto precedentemente, C’è l’espulsione del c.d.” tappo mucoso”.

Periodo dilatante questa fase dura circa dalle 2 alle 5 ore.

Le contrazioni sono più dolorose e la loro frequenza aumenta. La dilatazione del collo dell’utero si completa e il bambino è in una posizione impegnata, ossia la parte che si presenta( generalmente la testa) non può più essere respinta verso l’alto.

Periodo espulsivo questa fase dura all’incirca dai 30 ai 60 minuti.

Le contrazioni sono al massimo e la donna inizia ad assecondarle spingendo con gli addominali. Il bimbo attraversa il canale del parto fino ad uscire completamente.

Periodo del secondamento questa fase dura in media dai 10 ai 30 minuti.

L’utero ormai vuoto si ritrae contraendosi molto rapidamente. La placenta viene espulsa con gli annessi fetali. L’utero contraendosi e indurendosi arresta l’emorragia nella superficie di impianto placentare.

Parto in acqua

In Italia il parto in acqua viene praticato o da chi decide di partorire a casa oppure presso alcune strutture private. Negli ultimi anni anche strutture ospedaliere pubbliche hanno introdotto questa modalità di partorire.Il travaglio e il parto avvengono di solito in una piccola piscina con acqua tra i 25 e i 30 gradi. Le condizioni del feto vengono monitorate attraverso un rilevatore subacqueo posto sul ventre materno.Il piccolo appena nasce rimane per qualche secondo sott’acqua per poi emergere ed iniziare così a respirare. 

Parto in analgesia

Un metodo che sta prendendo sempre più piede per aiutare la puerpera a partorire senza dolore è quello della anestesia peridurale o epidurale. L’anestesista inietta un antidolorifico nello spazio che circonda il canale vertebrale mentre la donna è già in fase di travaglio, questo aiuta a lenire il dolore senza inibire la possibilità di “spingere” naturalmente la fuoriuscita del neonato.  Questo metodo a volte può creare problemi, la donna non reagisce perchè troppo “addormentata” e si deve ricorrere all’intervento del ginecologo che effettua un parto con taglio cesareo. Per evitare questi inconvenienti è allo studio, da un gruppo di ricercatori europei, la anestesia peridurale mobile: i farmaci vengono iniettati in modo che la anestesia non coivolga le fibre che danno movimento diretto al bacino della donna. Così facendo la puerpera riesce a portare a termine il parto con le sue forze aiutandosi con le spinte dei muscoli.
A chi è controindicata l’anestesia epidurale:
Una donna che desidera essere sottoposta ad anestesia epidurale deve eseguire, prima dle parto, una visita con l’anestesista, che valuterà se ci sono eventuali controindicazioni che potrebbero essere allergia agli anestetici che verranno utilizzati infezioni o febbre alta di origine imprecisata presenza di disturbi di colagulazione del sangue o assunzione di farmaci anticoagulanti gravi malattie della colonna vertebrale e/ o malattie neurologiche.

Parto in casa

Non per necessità ma per scelta !
Un numero sempre crescente di donne desidera vivere l’esperienza del parto in casa, secondo recenti stime mediche, dagli anni 90 questo fenomeno è cresciuto progressivamente e si ipotizza che, nei prossimi anni, circa il 15% delle partorienti potrebbe scegliere di partorire a casa propria.
Alcune Regioni e alcuni Comuni hanno già emanato leggi specifiche per indicare le linee guida dell’assistenza domiciliare alle partorienti e venire incontro alle loro esigenze, anche con un rimborso delle spese mentre alcuni centri specializzati nel sostegno alla puerpera offrono personale e corsi di sostegno per affrontare il parto casalingo.

Parto indotto o pilotato

In alcuni casi il bambino viene fatto nascere senza attendere che il parto si avvi spontaneamente. I casi in cui ciò di solito avviene sono:

  • Diabete o ipertensione della mamma;
  • Eccessiva riduzione del liquido amniotico;
  • Gravidanza oltre la 42 esima settimana.

Il parto viene indotto con la somministrazione di specifici farmaci. Per i casi più urgenti si ricorre invece al taglio cesareo.

Parto Cesareo

Si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico che dovrebbe essere praticato qualora la nascita per via vaginale sia pericolosa oppure impossibile. Pare però che si ricorra al cesareo troppo frequentemente. A volte viene assecondata la donna che lo richiede anche se non ci sono motivi strettamente medici.

Possibili problemi:

È il periodo di due ore successivo al parto. Richiede la presenza costante di qualcuno la fianco della puerpera, in quanto possono presentarsi problemi di varia natura. Questa persona dovrà valutare attentamente: la perdita di sangue, la contrazione dell’utero, la frequenza del polso, la pressione arteriosa, la temperatura corporea.

L’operazione di espulsione della placenta e delle membrane richiede anche il tuo contributo: fai un ultimo sforzo! Subito dopo avvertirai brividi molto intensi, causati dal passaggio di piccole quantità di liquido amniotico nel sangue. Sono assolutamente normali e passano nel giro di pochi minuti. Non preoccuparti e fatti coprire bene.Rimani rilassata durante le manovre di pulizia dell’utero, l’anestesia locale e la sutura.Il post-parto rappresenta per te il momento del riposo: per due ore starai in una confortevole stanza attigua alla sala parto col tuoo bimbo, che tenterà disperatamente di succhiare quel poco di liquido giallognolo (il colostro) che potrai offrirgli. E infine potrai andare nella tua camera a goderti il meritato riposo!

You may also like

Leave a Comment