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Il Pancake Day o Shrove Tuesday

by Alessandra Sodi

Sapete che oggi è il Pancake Day!? Ormai già da qualche anno anche nelle nostre cucine si sente parlare di pancake: frittelle di pastella soffici e sottili, cotte in padella e servite con golden syroup o succo di limone e zucchero.

Chiacchierando con la mia amica Safì, ho scoperto che il martedì grasso è, nella tradizione inglese, il Pancake day o Shrove Tuesday, un tradizionale giorno di festa che precede l’inizio della Quaresima, i 40 giorni che precedono la domenica di Pasqua. In quel giorno particolare, i cristiani anglosassoni erano soliti confessarsi ed essere assolti dai loro peccati. Una campana, la Pancake Bell, suonava ogni anno per richiamare i fedeli alla confessione, tradizione mantenuta ancora oggi.

Lo Shrove Tuesday concedeva l’ultima opportunità di liberarsi delle uova e dei grassi prima della Pasqua, e i pancakes erano il modo migliore per utilizzare questi ingredienti.

Non solo: gli ingredienti utilizzati per la preparazione dei pancake hanno anche una valenza religiosa:

  • le uova simboleggiano la creazione, la nuova vita
  • la farina rappresenta l’aspetto personale della vita
  • il sale sta per la salute
  • il latte rappresenta la purezza

La leggenda del Pancake Race

Le origini di questa festa risalgono al XV secolo: la leggenda racconta che nella città di Olney, nel Buckinghamshire, una signora stava preparando dei pancake all’interno della propria casa quando sentì il suono delle campane che segnavano l’inizio della messa richiamando in chiesa i fedeli.

Corse così ancora indossando il grembiule verso la chiesa in tutta fretta, portando i pancake nella padella per non farli bruciare. Nacque così la tradizione del Pancake race!

Nel Regno Unito i pancake races costituiscono una parte importante della celebrazione dello Shrove Tuesday, infatti, è l’occasione per molte persone di correre per le strade, spesso vestite di tutto punto, tenendo in mano una padella, contenente un pancake, ancora caldo, facendolo saltellare per aria tre volte durante la corsa.

Il pancake race più famoso in tutto il mondo è quello di Olney nel Buckinghamshire dove le partecipanti sono casalinghe del posto che, per gareggiare, devono indossare un grembiule e un cappello o una sciarpa. La prima donna che riesce a completare il percorso, arrivare alla chiesa, servire il suo pancake al campanaro, bell ringer, e ricevere un bacio da lui, è la vincitrice.

Tra le usanze e le superstizioni troviamo la credenza per la quale i primi 3 pancake cucinati venivano considerati sacri. Ciascuno veniva segnato con una croce, poi spolverizzato con sale per tenere lontano gli spiriti e infine messo da parte.

Pancake in Irlanda

In Irlanda veniva dato il pomeriggio libero alle ragazze che dovevano preparare la pastella per i pancake e la più anziana e non sposata, doveva lanciare in aria un pancake cercando di farlo ricadere nella padella di cottura: se il pancake cadeva perfettamente allora la ragazza si sarebbe sposata durante l’anno.

Pancake in Scozia

In Scozia i pancake si preparavano tradizionalmente con farina d’avena, uova e sale ed erano cotti su una piastra; al loro interno era inserito un piccolo gioiello: la prima donna non sposata che trovava il gioiello si sarebbe sposata, secondo la tradizione, entro l’anno in corso.

Pancake in Galles

In Galles era usanza bussare alle porte dei vicini per chiedere gli ingredienti per preparare i pancake, mentre il compito dei bambini, terminata la preparazione delle frittelline, era di buttare per strada tutte le pentole utilizzate proprio per celebrare la fine dei fasti e l’inizio della Quaresima di penitenza.

Grazie a Safì per avermi raccontato tutte queste curiosità sui pancakes! Mi piace molto sentir raccontare storie e tradizioni di cucina, il cibo è un modo sempre importante per conoscere la cultura di altri popoli, e a proposito di storie.. io e la Magic Teacher Safi abbiamo pensato di unire le nostre passioni, e i nostri lavori, nelle Yummy Tales: storytelling e laboratori di cucina dedicati ai bambini, in lingua inglese ovviamente! Vi racconteremo presto altre storie e magari anche qualche ricettina facile facile in inglese per poter far pratica coi vostri bambini!

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