Home Educazione e Sviluppo Pittura verticale: istinto e sperimentazione!

Pittura verticale: istinto e sperimentazione!

by Alessandra Sodi

Qualche giorno fa le maestre di mio figlio mi hanno inviato questa foto: impossibile descrivere la bellezza di questo momento!

Se osservate bene, sentirete il silenzio vibrante della concentrazione, i colori che prendono vita tra le pennellate metodiche e concrete di Bea e quelle impulsive e caotiche di Giordano, osservate come Olivia sperimenta se stessa e lo spazio intorno, con pennellate singole e decise, guardate la pienezza del blu che ha sempre un gran fascino per i bambini, è un colore forte, deciso, è un dire eccomi, io sono questo, sto crescendo e come un colore che tinge la tela, io sto per conquistare il mondo!

Se ascoltate bene, quelle parole mute vi parleranno di un mondo bambino, di attenzione e inclusione. Di sperimentazione e scoperta. Di bellezza e semplicità. E di pittura verticale!

Lavorare coi bambini è un privilegio. Faticoso, tanto, ma pieno di poesia.

Tra le tecniche a mio avviso più formative e divertenti (perché i bambini devono giocare!) c’è la pittura verticale.

Cos’è la pittura verticale?

Il bambino sta in piedi, davanti ad un grande spazio neutro (che per i più grandicelli può essere la tela sul cavalletto), con colori e pennelli a disposizione.

Inizialmente c’è solo il foglio bianco, pian piano appariranno le prime imprecise pennellate, qualche bambino preferirà dipingere con le mani piuttosto che col pennello, qualcuno traccerà le prime linee, altri coloreranno strati su strati.

Si possono fare dei grandi disegni e farli colorare ai bambini, anche se io preferisco sempre lasciarli totalmente liberi, non vincolarli in alcun modo: ci sarà tempo poi, quando saranno più grandi, di insegnare loro a colorare negli spazi, a riprodurre piccoli oggetti.


La pittura verticale è istinto, è sorpresa, improvvisazione e sperimentazione!

I bambini più grandi, di fronte alla tela, potranno sperimentare maggiormente gli spazi, sia nel disegno libero che nella riproduzione; la pittura verticale comunque è un ottimo mezzo per stimolare la coordinazione occhio-mano e l’interazione tra arti superiori e mani.

É anche uno strumento privilegiato per favorire la concentrazione sopratutto nei piccolissimi: si sa che la loro soglia d’attenzione è quasi inesistente perché, come è giusto che sia, sono piccole anime in fermento per scoprire il mondo che li circonda!

Pittura verticale: colori e pennelli, emozioni in gioco!

Al di là di tutte le competenze logiche e cognitive, la pittura verticale è un importante mezzo di espressione della propria corporeità perché, in qualche modo, coinvolge tutto il corpo, e dei propri sentimenti: e se i bambini passeranno ad impiastricciare le proprie braccia piuttosto che la tela, lasciateli fare!

É una sperimentazione sensoriale, è sentire il sapore e l’intensità dei colori sulla propria pelle, è un dare e darsi forma, è un fare in conti con emozioni ed immagini che quei colori suscitano; pensate sempre che ciò che per noi è scontato, per i bambini è scoperta.

Pittura verticale a casa: qualche consiglio per voi!

La pittura verticale è un bellissimo gioco che potete fare a casa, con qualche accorgimento e e tanta, tanta pazienza! Il periodo giusto per i primi approcci alla pittura è dopo i 15 mesi, quando cominciano ad affinarsi le abilità fino-motorie, ed è alta la curiosità di conoscere il mondo!

  • proteggete pareti e pavimento con dei cartoni o dei teli di plastica (una tovaglia o un telo di protezione che ormai si trovano facilmente ovunque, non solo in ferramenta)
  • fissate dei grandi fogli al muro (in base ai colori utilizzati, tempere o acquerelli, potete trovare in cartoleria dei supporti adeguati anche se un po’ più costosi rispetto ai normali fogli da disegno)
  • al posto dei pennelli potete usare altri supporti semplici come spugne, spazzoline, fazzoletti riempiti di ovatta a mo’ di tampone, anche mazzetti di verdura: sedano o piccoli ciuffi di rughetta sono ideali!
  • usate abiti vecchi o degli appositi grembiulini di plastica (io non li amo molto, amo la fisicità della pittura, e preferisco buttar via una maglia vecchia piuttosto che mettere come uno schermo tra bambino e colori!)
  • iniziate in modo progressivo, proponendo al bambino un colore per volta: lasciatelo sperimentare, usate la pittura per stimolare il linguaggio e la comprensione “questo è rosso, vuoi il rosso? Ecco il rosso!” potrete poi divertirvi a cercare in casa altri oggetti dello stesso colore per aiutare i bambini a riconoscere quel dato colore. Successivamente introducete un altro colore, tenendo presente i colori primari: da questi poi passerete ai secondari, lasciando sperimentare ai bambini come mescolando i colori (cosa che faranno molto naturalmente!) se ne ottengano altri, una vera magia!

Rosso, giallo e blu sono colori primari. Arancione, verde e viola sono colori secondari, nascono dall’unione in parti uguali dei colori primari

Si, lo so, la pittura verticale a casa è una scocciatura e… sporca!!! Ma quanto si divertiranno i vostri figli?!?!

Provateci, sopratutto ora con la bella stagione, magari potrete sfruttare il balcone o il giardino come studio en plen air!

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