Come riconoscere i disturbi alimentari nei bambini

Continuano gli interessanti video della blogger AllegraLu. Dopo averci spiegato la differenza legale tra sposarsi e convivere, ci parla di una tematica molto importante: i disturbi alimentari nei bambini, come riconoscerli? Bambini voraci o golosi o che non hanno tanto appetito: dietro questi comportamenti potrebbero esserci dei disturbi alimentari? Come riconoscere i disturbi alimentari nei bambini? Non si mangia solo perché si ha fame, non si mangia solo per un bisogno fisiologico, si mangia per tante altre ragioni che connettono come ci si sente all’alimentazione AllegraLu si è fatta questa domanda perché ha un figlio piccolo piccolo ma vorace vorace, e ha cercato chi potesse risponderle. Ha scoperto così la realtà di Foodnet, un progetto che si basa su un principio che AllegraLu ha trovato entusiasmante, tanto da decidere di andarli a trovare di persona. Da quale età si possono manifestare i disturbi alimentari? Ci sono nella primissima infanzia, quindi a 2, 3, 4 anni. Poi il bambino entra nel periodo di latenza in cui è chiamato ad occuparsi di più della crescita e dello sviluppo cognitivo. Poi, una volta che l’infanzia vera e propria lascia lo spazio alla pre-adolescenza, dai 12 anni in poi, il bambino è chiamato a fronteggiare una serie di problematiche un pochino più sociali: chi sono io, com’è il mio corpo, come mi sto rapportando col resto del mondo. Come facciamo a capire se i nostri bambini hanno dei problemi legati all’alimentazione? Ciò che è importante osservare è se alcune abitudini del comportamento alimentare diventano restrittive, selettive, oppure si ripetono costantemente nel tempo con una certa frequenza. In parole parole, dobbiamo capire se i nostri bambini portano all’eccesso alcuni atteggiamenti riguardanti il cibo, ad esempio se selezionano un solo alimento: quello e nient’altro. Oppure se smettono di mangiare certi alimenti e non c’è niente da fare, o ancora, se, una volta che ci sono delle emozioni in ballo, i bimbi si sfogano unicamente col cibo. Per capire meglio, AllegraLu si è fatta fare degli esempi pratici con i quali Foodnet ha a che fare quotidianamente. Un genitore ci segnalava la figlia che nascondeva le merendine e nel momento in cui tornava a casa da scuola o dall’attività sportiva e si sentiva frustrata o arrabbiata per qualche motivo, si sfogava e accedeva a queste merendine nascoste. Altri casi, invece, di selettività, ossia di preferenza per un certo tipo di cibo, quindi un bambino che mangiava solo ed esclusivamente pasta al pomodoro. Allo sportello hanno anche scritto dei genitori che parlavano dei loro figli in quanto un pochino più in carne. Ora, gli psicologi di Foodnet hanno fatto loro alcune domande e sono risultati dei bambini senza alcun tipo di problema, avevano soltanto bisogno dell’appoggio di un nutrizionista. Quindi bisogna veramente guardare caso per caso e soprattutto proprio le dinamiche con cui si approcciano al cibo. Quali sono gli eventi che fanno scatenare i disturbi alimentari nei bambini? Per esempio prendere brutti voti a scuola oppure avere problematiche relazionali: possono essere problemi comuni, però diversi bambini possono reagire a questi eventi in maniera differente. Insomma, ogni bambino, a parità di situazione, reagisce a modo proprio, prova delle emozioni che sono tutte sue, personali. E cosa fanno, poi? Cercano delle risposte nel cibo. Per fortuna un modo per aiutare i nostri bambini c’è. Se osserviamo questi segnali nei comportamenti alimentari dei bambini potrebbe essere innanzitutto utile parlarne con il bambino e discuterne con lui, cercare di capire se sono legati a un aspetto emotivo, se sono legati a qualche tipo di evento che il bambino sta vivendo in questo momento. Quando però questo comportamenti diventano molto ripetitivi, molto presenti nella vita del bambino, potrebbe essere utile parlarne con uno specialista. Nelle ore passate da Foodnet, AllegraLu ha scoperto un mondo, tra cui un’attività di prevenzione molto interessante che fanno nelle scuole. Foodnet vuole far conoscere ai bambini il legame che c’è tra cibo ed emozioni, quindi renderli consapevoli per prevenire eventuali problemi legati al cibo. Le hanno anche raccontato il loro sogno: mantenere vivo lo sportello online per fare assistenza e continuare la prevenzione con questi interventi all’interno delle scuole. Per fare ciò hanno attivato una campagna di crowdfunding, una raccolta fondi a cui è possibile partecipare, AllegraLu ha deciso di farlo e se volete farlo anche voi, lasciamo le informazioni qui sotto. Perché farlo? Perché questo progetto è molto utile e può cambiare la vita dei nostri bambini. Interventi FoodnetR