Moda

Cappellino Lule design, un marchio biologico e sostenibile

Seguendo i consigli dell’ostetrica che mi ha seguito durante la gravidanza, appena mio figlio è nato, durante un meraviglioso pelle a pelle, gli ho coperto la testa con un cappellino.

Sia che nasca d’inverno o d’estate è importante mettere un cappellino perché il neonato non è capace di regolare la temperatura del suo corpo in relazione a quella esterna, non ha capacità di termoregolazione, e dissipa calore da tutto il corpo, in special modo dalla testa.

La testa dei neonati, inoltre, è molto grande rispetto al corpo, circa un terzo, per questo motivo la maggior parte del calore corporeo viene dissipato proprio da essa.

✨ A cura di Isabella Wilczewski

Quale cappellino ho scelto?

Scegliere il primo indumento che mio figlio avrebbe indossato per me è stata una coccola che ho voluto farmi e fargli nel periodo dell’attesa. Ho immaginato per nove mesi il nostro primo incontro e mi sono presentata all’appuntamento con un piccolo regalo.

Negli ultimi anni mi sto avvicinando sempre di più alla moda sostenibile, per cui la scelta è ricaduta su un cappellino in cotone biologico firmato Lule Design.

Perché ho scelto un cotone biologico?

Forse non tutti anno che i pesticidi utilizzarti per produrre il cotone convenzionale, (si stima che circa 900 mila tonnellate di prodotti chimici nocivi vengano spruzzati su colture di cotone ogni anno in tutto il mondo) avvelenano i contadini (secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, fino a 20.000 morti ogni anno sono causate da avvelenamento da pesticidi nei paesi in via di sviluppo), inquinano i fiumi e le falde e i residui chimici rimangono intrappolati tra le fibre degli abiti e possono causare problemi di salute alle persone che li indossano.

Parto in casa – Consigli di un ostetrica specializzata

Alla luce di tutti questo, possiamo aggiungere che una recente metanalisi dell’Università di Berkeley (Ponisio et al., 2014) ha esaminato 115 ricerche scientifiche per confrontare agricoltura biologica e convenzionale, concludendo che, almeno per alcune colture, non vi sono prove per affermare che l’agricoltura convenzionale sia più efficiente e dia rese maggiori rispetto a quella biologica.

Ha soprattutto affermato che: “aumentare la percentuale di agricoltura che utilizza metodi biologici e sostenibili non è una scelta, è una necessità. Non possiamo semplicemente continuare a produrre cibo senza prenderci cura del nostro suolo, dell’acqua e della biodiversità”.

Lule Design – biologico e sostenibile

Lule design utilizza gran parte tessuti biologici certificati, prodotti in contesti sostenibili e le stampe vengono appositamente realizzate con coloranti naturali che non contengono metalli pesanti. Questo marchio nasce dalla passione di Giuseppina Miraglia con la volontà di portare avanti un’antica tradizione di famiglia che sin dalla fine dell’800 realizzava filati e tessuti a telaio per i corredi delle spose e per le nascite. Una tradizione che è stata tramandata negli anni da madre in figlia fino a Giuseppina che oggi ha aperto un piccolo laboratorio artigianale a Oderzo in provincia di Treviso.

Il cappellino che ho scelto per mio figlio, è in morbidissimo tessuto jersey doppio di cotone biologico, i tessuti sono certificati GOTS privi di Nickel e formaldeide. Ha indossato il cappellino, a rotazione con altri, per circa 40 giorni dopo la nascita, questo per evitare la dispersione di calore. Per questo per me era importante che i tessuti fossero certificati.

Giuseppina Miraglia, con Lule Design, ha dato vita a una collezione per bambini e bambine molto frizzante e alla moda realizzando pezzi unici. Oltre a vestiti e accessori è possibile acquistare cappotti e abiti da cerimonia, sempre confezionati con materiali certificati e in contesti sostenibili.

Scegliere inoltre un prodotto rispettoso del lavoro di chi lo confeziona, Europe’s Sweatshops denunciai salari da fame endemici e le dure condizioni di lavoro nell’industria tessile e calzaturiera dell’Est e Sud-Est Europa, è sicuramente un valore aggiunto e un criterio di valutazione nel momento in cui si decide di acquistare un prodotto.

I nostri acquisti hanno un peso importante nella domanda e nell’offerta. Quando mettiamo mano al portafoglio non dimentichiamocelo.

Isabella Wilczewski | Aspirante mamma Green, dall’autoproduzione alla cucina vegana, passando per un accudimento ad alto contatto, cerca nel suo piccolo di vivere con il minor impatto per l’ambiente. Mamma di Enea e di Neoh, è educatrice del Portare Bimbinfascia e collaboratrice di Terra Nuova Edizioni. Ama i romanzi gialli, i cartoni dello Studio Ghibli e il basket (con la speranza di non aver appeso per sempre le scarpe al chiodo).

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